Sono passati 80 anni. E come ogni anno, a inizio marzo, la comunità di Quattro Castella si ritrova a Montecavolo per ricordare e commemorare lo sciopero di quel primo marzo 1944 con gli scontri che causarono la morte del cittadino castellese Romeo Ghidoni.

Venerdì mattina 1 marzo, l’appuntamento è alle 9.45 con il ritrovo al Monumento dei caduti in via Fratelli Cervi davanti alla Casa del Volontariato.

Da lì partirà il corteo che attraverserà Montecavolo fino al Monumento della Resistenza in piazza 1 marzo 1944 dove ci sarà la deposizione di una corona di alloro con, a seguire, i saluti del sindaco di Quattro Castella Alberto Olmi e del presidente comunale dell’Anpi Simone Tagliati.

Al termine della commemorazione, è in programma una Camminata storica animata dagli alunni della scuola media “Balletti” verso l’abitato di Scampate, luogo centrale nelle vicende dei giorni dello Sciopero di Montecavolo.

L’episodio rievocato

Il 1 marzo del 1944, in coincidenza con lo sciopero nazionale proclamato dai CLN, a Montecavolo, unico luogo in provincia, fu organizzata con pieno successo di partecipanti la manifestazione di protesta. Durante lo sciopero venne bloccato un pullman di linea con a bordo due militi che furono aggrediti e disarmati dalla popolazione che, aderendo allo sciopero, stazionava sulla strada. Per rappresaglia il paese, nei giorni successivi, fu messo a soqquadro e varie decine di persone arrestate. Il Capo della province con apposito decreto, ordinò la chiusura temporanea degli esercizi pubblici di Montecavolo e il sequestro di tutti gli apparecchi radio. Decine di persone vennero arrestate e rinchiuse nei carceri della zone.  I disordini causarono anche la morte di un cittadino castellese, Romeo Ghidoni alla cui memoria è stata intitolata la sede dell’Anpi comunale di Quattro Castella.

 

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