Descrizione dei fondi acquisiti:

1) Fondo “Archivi della Resistenza”

E’ il fondo più consistente e ricco dell’Archivio Istoreco
a) Provenienza: Ufficio storico dell’ANPI di Reggio Emilia. Documenti versati all’Istituto storico in varie riprese fino al 1981

b) Consistenza: 198 buste suddivise in fascicoli per un totale di circa 100000 carte

c) Descrizione: il fondo comprende materiale che si è andato formando prevalentemente durante il biennio 1943-45 nelle varie zone della provincia di Reggio Emilia dove erano attive le formazioni partigiane. E’ stato suddiviso nel precedente ordinamento (vedi Guida 1983) secondo i comandi militari (Nord Emilia, Comando Unico zona, Commissariato, Comandi delle brigate, Polizia partigiana, Partiti antfascisti, Carteggio fascista); parte del carteggio Comando Nord Emilia, Comando Unico zona, Commissariato e Polizia partigiana riguarda il periodo postbellico fino alla smobilitazione o alla chiusura dei rispettivi uffici stralcio. L’archivio del Comando militare Nord Emilia, pervenuto all’ANPI per una via che ora è difficile ricostruire, non è completo, in quanto era stato ceduto alle ANPI di Parma e Piacenza il carteggio riferentesi alle rispettive province. L’insieme del carteggio di questa sezione è stato conservato secondo l’ordinamento “provvisorio” effettuato a suo tempo dall’Ufficio storico dell’ANPI provinciale di Reggio Emilia. Alcuni fascicoli contenuti in questa sezione, recanti l’indicazione “fonte” o “raccolta”, seguita da un nome, sono stati ceduti all’Istituto dalle persone indicate in epoca successiva all’acquisizione dell’Archivio ANPI. Il materiale compreso in questo fondo è decisamente eterogeneo sia per tipologia sia per supporto, variando dall’elenco, alla lettera, alla relazione, alla ricevuta, dal manoscritto al dattiloscritto, dalla carta velina alla stoffa, al cartoncino etc.

d) Stato di conservazione: buono

2) Fondo “Giannino Degani” appartenente alla sezione “Prefascismo e Ventennio” dell’Archivio della Resistenza

a) Provenienza: ACS di Roma. Documenti riprodotti in microfilm da Giannino Degani per l’Istituto storico della Resistenza negli anni Settanta.

b) Consistenza: 15 buste comprendenti 2418 documenti di cui esiste, per ognuno, una precisa schedatura indicante la collocazione di riferimento all’ACS di Roma. Questa prima inventariazione è stata curata da Anna Appari Boiardi nel 1986.

c) Descrizione: i documenti, relativi alla Provincia di Reggio Emilia ed ai Reggiani, appartengono quasi tutti alla Direzione Affari Generali e Riservati del Ministero dell’Interno e riguardano il periodo compreso tra il 1921 e il 1943. Vari sono gli argomenti trattati: attività dei principali partiti politici, informazioni su incidenti durante manifestazioni, ritrovamento di manifestini, aggressioni ad antifascisti ad opera di fascisti, tafferugli in occasioni di scioperi, informazioni su comunisti etc.

d) Stato di conservazione: essendo stampe da microfilm effettuate su carta fotografica, la lettura dei singoli documenti può risultare difficoltosa.

3) Fondo “Corrado Corghi”

a) Provenienza: documenti donati a ISTORECO dal professor Corrado Corghi nel settembre 1996.

b) Consistenza: 1 busta contenente 384 carte suddivise in 15 fascicoli.

c) Descrizione: il fondo contiene un nutrito numero di documenti relativi alla storia delle Officine Reggiane a partire dal 1908 fino agli inizi degli anni Settanta: attività di bilancio, di liquidazione, relazioni, convocazioni del Consiglio di Amministrazione e illustra anche l’attività sindacale svolta all’interno della fabbrica negli anni Sessanta (fascicoli 1-10), nonché l’impegno dello stesso Corghi in qualità di Segretario provinciale della D.C. e di membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale Santa Maria Nuova. Altri documenti riguardano la propaganda fascista a RE e quella nazifascista durante la Repubblica di Salò (Fascicoli 11-12). Infine un’ultima sezione ospita lo scambio epistolare intercorso tra Corrado Corghi e Vittorio Pellizzi, prefetto della Liberazione, nel periodo compreso tra il 1960 e il 1968 (Fascicoli 14-15).

d) Stato di conservazione: buono.

4) Fondo “ANPI” provinciale

a) Provenienza: documenti provenienti dall’Archivio ANPI di Reggio Emilia e versati all’Archivio di Istoreco negli anni 1979/80.
b) Consistenza: il fondo è ripartito in 5 buste così ordinate:
busta 1, fascicoli 12, Amministrazione; busta 2, fascicoli 5, Segreteria; busta 3, fascicoli 6, Organizzazione; busta 5, fascicoli 12, Segreteria. Manca la busta n°.4. Il numero complessivo delle carte ammonta a 3058, cui vanno aggiunti alcuni opuscoli.

c) Descrizione: il fondo raggruppa documenti inerenti per lo più alle Consulte Popolari relative agli anni Cinquanta e Sessanta: programmi, convocazioni, verbali, corrispondenza, volantini e illustra l’attività delle Consulte del centro cittadino e delle frazioni di RE. Alcuni fascicoli contengono indirizzi e carta intestata. La busta 5, Segreteria, racchiude materiale relativo al periodico “La città”: contabilità, registri, indirizzi etc.

d) Stato di conservazione: buono.

5) Fondo “Il Volontario della Libertà”

a) Provenienza: materiale proveniente dalla redazione del periodico “Il Volontario della Libertà”, poi “Nuovo Risorgimento” pubblicato fra il 1945 e il 1955, versato all’Archivio di ISTORECO negli anni Settanta, separatamente da un più cospicuo numero di carte della medesima provenienza già inserito negli Archivi della Resistenza.

b) Consistenza: 1 busta divisa in 9 fascicoli contenente 800 carte.

c) Descrizione: il fondo comprende materiale vario in parte destinato alla pubblicazione: rendiconti mensili, elenchi offerte, inserzioni, precisazioni, raccolte di poesie, caricature, racconti, fotografie e in parte documentante la vita stessa del giornale: registri, contabilità amministrativa, ricevute etc. Numerosi sono gli originali delle lettere dei cittadini, che trovavano ospitalità nella rubrica ad esse dedicata dal giornale. Il materiale riguarda per lo più l’attività svolta dal giornale durante il biennio 1946-’48.

d) Stato di conservazione: buono.

6) Fondo “FGCI”

a) Provenienza: documenti versati all’Istituto al termine degli anni Ottanta dalla Federazione Giovanile Comunista Italiana e già appartenenti all’Archivio Ricerca U.D.I.

b) Consistenza: 1 busta suddivisa in 3 fascicoli: 1 Opuscoli e pubblicazioni varie; 2 Comitati Federali e Attivi FGCI dal 1974 al 1977; Verbali Segreteria e Comitati direttivi dal 1974 al 1978; 3 Volantini, materiale vario per un totale di 16 carte, 2 quadernoni, 35 opuscoli.

c) Descrizione: il fondo contiene materiale relativo agli anni Settanta: verbali di assemblee, di attivi, di direttivi, tracce di interventi, volantini di propaganda, opuscoli inerenti allo Statuto; documenti riguardanti vari congressi, materiale informativo su argomenti eterogenei: eroina, ecologia, pace, Resistenza etc.

d) Stato di conservazione: buono.

7) Fondo “ANPPIA”

a) Provenienza: documenti provenienti dall’Archivio ANPPIA versati a ISTORECO nel dicembre ‘96.
b) Consistenza: 14 buste suddivise in 1187 fascicoli di cui 61 mancanti e 221 vuoti. L’ammontare effettivo dei fascicoli consultabili è di 905.
c) Descrizione: i fascicoli contengono materiale giudiziario relativo a procedimenti penali a carico di cittadini della provincia di Reggio Emilia negli anni compresi tra il 1948 e il 1973. Le imputazioni di cui più di frequente si legge riguardano l’affissione di manifesti avvenuta senza l’autorizzazione delle pubbliche autorità, il volantinaggio, l’effettuazione di scritte contrarie al governo sui muri o sulle strade, l’organizzazione di scioperi, le attività di astensione forzata dal lavoro a scopo di protesta etc.

d) Stato di conservazione: buono.

8) Fondo “James Malaguti”

a) Provenienza: il fondo è stato donato a ISTORECO da James Malaguti (Guastalla) nel gennaio ‘97.

b) Consistenza: 2 buste comprendenti 19 fascicoli per un totale di 154 giornalini e circa 40 documenti sciolti.

c) Descrizione: i documenti illustrano la fervente attività culturale e politica delle organizzazioni sindacali, culturali, ricreative e politiche della Bassa reggiana relativa agli anni ‘60-’80. Numerose sono le testate a periodicità mensile o quindicinale sulla vita dei paesi, in particolare di Guastalla, Gualtieri, Boretto. Parecchi sono i documenti inerenti alle attività precongressuali del P.C.I. relative agli anni ‘65 e ‘69. Un fascicolo è incentrato sulla navigazione fluviale e sull’inondazione del Po del 1951.

d) Stato di conservazione: buono.

9) Fondo “Avvenire e Nino Paterlini”

a) Provenienza: il fondo, forse il più consistente dopo gli Archivi della Resistenza, è andato progressivamente ingrandendosi in seguito a donazioni distinte da parte di Avvenire Paterlini e del figlio Nino nel corso degli anni ‘70-’90.
b) Consistenza: i documenti sono distribuiti in 7 buste, per un totale di 49 fascicoli.

c) Descrizione: trattandosi di carte che si sono accumulate nel corso di un lungo periodo di tempo, esse riflettono le numerose attività svolte da Avvenire Paterlini sia durante la Lotta di Liberazione (materiale relativo alle attività di alcune Brigate partigiane) sia negli anni successivi, come diari, ricordi, testimonianze, anniversari, biografie, ricerche sulle carceri reggiane, documenti dello IACP, indagini documentarie sul periodo bellico e post liberazione, perciò la loro configurazione è oltremodo varia ed eterogenea.

d) Stato di conservazione: buono.

10) Fondo “Vittorio Pellizzi”

a) Provenienza: documenti versati a ISTORECO da Vittorio Pellizzi.

b) Consistenza: 2 buste suddivise, rispettivamente, in 16 e 3 fascicoli, per un totale di 310 carte

c) Descrizione: le carte, per lo più fotocopie di documenti originali, illustrano la vivace attività di Vittorio Pellizzi, in ambito politico e culturale, relativa agli anni 1945-46: relazioni sui danni subiti dalle Ferrovie reggiane durante i bombardamenti, lavori pubblici alle Officine “reggiane”, costituzione di un commissariato di contingenza per la Regione Emilia Romagna, vertenze mezzadrili, carteggi con varie persone tra cui quello con Ugo La Malfa risalente al 1962 e quello relativo all’incontro con Amintore Fanfani del 1960-63 etc.

d) Stato di conservazione: buono

11) Fondo “Zelina Rossi”

a) Provenienza: acquisito dall’Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia il 17/01/1968 e versato a ISTORECO nel 1997

b) Consistenza: 1 busta suddivisa in 11 fascicoli per un totale di 169 carte
c) Descrizione: il fondo contiene minute di interventi o di relazioni da effettuarsi entro il P.C.I., materiale sul Soccorso Rosso, schemi di conversazione, materiale per i partigiani, copie di stampati. Alcuni documenti sono dattiloscritti, molti manoscritti

d) Stato di conservazione: buono

12) Fondo “Sereno Folloni”

a) Provenienza: materiale versato da Sereno Folloni a ISTORECO il 21/10/1986
b) Consistenza: 3 buste comprendenti 8 fascicoli per un totale di 701 carte

c) Descrizione: il fondo comprende documenti relativi alla zona di Scandiano anche post liberazione, un carteggio della V zona del C.L.N. (Scandiano), varie carte su Novellara e Rio Saliceto che il proprietario ha provveduto scrupolosamente ad ordinare

d) Stato di conservazione: buono

13) Fondo “Archivi ISTORECO-Egidio Baraldi”

a) Provenienza: materiale prodotto in seno ad ISTORECO negli anni ‘80 e dovuto alla lunga collaborazione tra l’Istituto ed Egidio Baraldi.

b) Consistenza: si tratta di 8 buste che contengono 101 fascicoli

c) Descrizione: il fondo, frutto di una meticolosa ricerca sui deportati della provincia e del comune di Reggio Emilia, comprende tutte le schede anagrafiche dei singoli deportati, di cui vengono indicati dettagliatamente il luogo e il periodo di deportazione e le mansioni svolte dai prigionieri durante il periodo di deportazione. Comuni e Ville di Reggio Emilia sono indicate in ordine alfabetico, ma esistono anche tabelloni per una visione comparata dei dati
d) Stato di conservazione: buono. Di questo fondo esiste in Istoreco una versione computerizzata dei dati raccolti che ne consente una consultazione ancora più agevole

14) Fondo GNR

a) Provenienza: il materiale, che apparteneva alla Guardia Nazionale Repubblicana, è stato dopo la guerra acquisito dall’ANPI di Reggio Emilia, che l’ha depositato presso l’Archivio di ISTORECO

b) Consistenza: si tratta di oltre 400 cartelle che sono state suddivise in 11 buste (nn. 0/90) ordinate secondo l’ordine progressivo ricavabile dall’indice dei personaggi fascisti sotto le segnature C.P. e C.P.M. Le cartelle senza riferimento sono state collocate in due buste separate (bb. 12-13) e ordinate alfabeticamente. All’interno della busta 13 è stata collocata la “Miscellanea” formata da carte sparse, frammenti di cartelle personali che non è stato possibile ricostituire nella loro precedente organicità o da copertine di cartelle di cui non è stato ritrovato il contenuto. Cartelle provenienti dai singoli fasci di alcune ville del comune di Reggio Emilia sono state collocate nella busta 14

c) Descrizione: le buste contengono le cartelle personali di oltre 400 militi della GNR di Reggio Emilia, complete dei dati personali, del giudizio di merito attribuito dalla GNR ai singoli iscritti e dell’attività da essi svolta durante il periodo di militanza

d) Stato di conservazione: buono

15) Fondo PNF (Consultazione riservata)

a) Provenienza: il fondo comprende cartelle appartenute alla Federazione dei Fasci di combattimento di Reggio Emilia

b) Consistenza: si tratta di 44 buste relative ai 73 Fasci delle Ville e dei Comuni della provincia di Reggio Emilia ordinati alfabeticamente per un ammontare complessivo di 2659 cartelle così suddivise:
Bagno 17, Bibbiano 34, Albinea 33, San Cassiano 11, Boretto 50, Brescello 31, Lentigione di Correggio 23, Busana 14, Cervarezza 17, Cadè 36, Cadelbosco 72, Campagnola 29, canali 35, Campegine 38, Carpineti 28, Castelnuovo sotto 25, Castellarano 4, Roteglia di Castellarano 24, San Cassiano 1, Castelnuovo Monti 70, Cavazzoli 49, Cavriago 33, Ciano 53, Codemondo 25, Collagna 21, Coviolo 17, Correggio 48, Budrio 28, Canolo 18, Prato di Correggio 17, San martino di Correggio 31, San Biagio di Correggio 34, Gattatico 50, Fabbrico 29, Gualtieri 77, Guastalla 85, Ligonchio 28, Gavassa 20, Fogliano 8, Luzzara 79, Villarotta 30, Mancasale 35, Masone 48, Montecchio 43, Novellara 75, Ospizio 51, Pieve Modolena 57, Poviglio 34, Ramiseto 47, Reggiolo 76, Rivalta 36, Rolo 35, Rio Saliceto 23, Rubiera 41, Sabbione 23, San Pellegrino 60, San Polo 47, San Prospero 29, Sant’Ilario 39, San Maurizio 51, Scandiano 107, San Martino in Rio 4, Arceto di scandiano 19, Sesso 26, San Bartolomeo 27, Vetto 19, Toano 34, Vezzano 45, Viano 21, Regnano 26, Villa Minozzo 61.

c) Descrizione: ogni cartella personale contiene un fascicolo nominativo che descrive il curriculum vitae del singolo gerarca, il periodo di iscrizione al fascio, il grado gerarchico ricoperto, le note informative relative ai vari anni di militanza e le valutazioni di merito

d) Stato di conservazione: alcune copertine originali presentano segni di abrasione dovuti a muffe o ad una cattiva conservazione, che però non compromettono la lettura dei dati internamente contenuti.

Le avventure di Chiodino, Cipollino e Stenderello e l’educazione progressista per ragazzi attraverso i fumetti. È l’affascinante storia de “Il Pioniere”, il giornalino rivolto ai più piccoli, edito dall’Associazione Pionieri d’Italia e diretto da Gianni Rodari.

Non solo il disneyano “Topolino” o “Il Corriere dei Piccoli”, di area cattolica. Dal 1950 al 1970 l’educazione e lo svago per i più piccoli passava anche attraverso “Il Pioniere”, un giornalino di area progressista, edito dall’Associazione Pionieri d’Italia (Api), e diretto da un pezzo grosso della pedagogia e della cultura italiana: Gianni Rodari.
Un’esperienza che, in realtà, ebbe i propri prodromi dal 1946 all’agosto 1950, quando furono stampati diversi giornalini prima con il titolo “Il Moschettiere“, poi “Il Pioniere“, poi “Il Pioniere dei Ragazzi” ed infine “Noi Ragazzi“.

Le avventure di Chiodino, Cipollino, Atomino, Stenderello e di altri personaggi disegnati nelle storie della pubblicazione, parlavano ai più piccoli di Resistenza e di temi sociali, con una morale di sinistra. L’Associazione Pionieri d’Italia, organizzazione che rappresentò un momento importante di sviluppo culturale dei giovani del dopo fascismo, voleva ricercare un nuovo modello di crescita e di partecipazione non bigotta con al centro gli adolescenti, uomini del futuro.

Dopo un inizio autonomo dal punto di vista editoriale, i noti problemi economici della sinistra portarono “Il Pioniere” a diventare un inserto de l’Unità (in edicola il giovedì) dal 1963 al 1966. Conclusa quell’esperienza, la pubblicazione si legò a “Noi donne“, giornale dell’Udi (Unione Donne in Italia), che diede un contributo fondamentale, fino alla chiusura nel 1970.

Presso la Biblioteca “Ettore Borghi” sono ora disponibili 5 volumi originali della collezione del periodico, riferentesi alle annate 1952-1955.

Sono stati donati dal rag. Mario Bonilauri che ringraziamo della preziosa collaborazione.

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