La notte del 3 luglio di cento anni fa, Fulgenzio Zani, bracciante di 28 anni, veniva bastonato a morte da un gruppo di squadristi a Boretto, nella frazione di Villa Maggiore. L’assassinio di Zani avviene in un vero e proprio clima di terrore: la sua morte non è che l’ennesimo episodio di una scia di sangue con decine di omicidi politici di cui si è macchiato lo squadrismo reggiano all’inizio degli anni venti.
La vicenda si inserisce nel quadro della feroce violenza scatenata dal fascismo agrario negli anni Venti del Novecento che, in particolare nei piccoli paesi della bassa reggiana e nelle campagne della pianura padana, è particolarmente crudele nelle sue dinamiche persecutorie, colpendo i militanti di vari movimenti dei lavoratori: socialisti e cattolici, comunisti e anarchici.
A cento anni dall’assassinio di Fulgenzio Zani, Istoreco Reggio Emilia e il Comune di Boretto annunciano l’avvio di una ricerca nell’ambito del progetto “Buco Nero: la violenza squadrista in provincia di Reggio Emilia, 1920-1925”. Lo scopo è quello di ricostruire e mappare l’assalto dello squadrismo fascista reggiano contro partiti e organizzazioni, uomini, donne e idee. Un attacco lanciato tra il 1921 e il 1922 grazie all’appoggio politico ed economico di diverse forze sociali del territorio, come gli agrari, che si concretizzò con in devastazioni di cooperative e case del popolo e assassinii di militanti, sino alle minacce e alle occupazioni armate dei municipi che portarono alle dimissioni delle amministrazioni. Una violenza precisa, consapevole e organizzata militarmente che rappresentò uno dei principali mezzi con cui si spianò la strada verso il potere a Mussolini e alle camicie nere.
Una ricerca a cento anni dalla “marcia su Roma” per indagare nuovamente e a fondo le origini del fascismo per comprendere il percorso che portò progressivamente il Paese verso la dittatura fascista, il pensiero unico, le leggi razziste, la guerra, le stragi e le deportazioni.
La ricerca sull’assassinio di Fulgenzio Zani verrà presentata il 5 gennaio 2023, per ricordare un altro importante anniversario per il paese, quello della morte del giovane partigiano Felice Montanari. Questa data è infatti particolarmente sentita dal Comune di Boretto che, fin dalla fine della Seconda guerra mondiale, ha scelto di dedicarla alla memoria del Novecento.
Boretto, 3 luglio 1922 – 2022
Comune di Boretto
Istoreco Reggio Emilia