Un quarto di secolo dalla “pace fredda” balcanica. Dopo i primi approfondimenti estivi raccolti nella due giorni “Srebrenica: 25 anni dopo – Rileggere i Balcani, una lunga storia europea”, continuano le attività di approfondimento storico reggiane sui conflitti che segnarono negli anni ’90 il territorio dell’ex Jugoslavia.

Il nuovo appuntamento è per mercoledì 25 novembre, per un incontro online dal titolo “La pace fredda a 25 anni dagli accordi di pace di Dayton – Rileggere i Balcani, una lunga storia europea”, un’occasione per ricordare gli accordi firmati nel 1995 a Dayton, in Ohio, che suggellarono la fine del conflitto in Bosnia Erzegovina senza però portare a una vera pace. Si arrivò appunto a una “pace fredda”, incapace di raffreddare le tensioni e i rancori esplosi negli anni precedenti e tornati man mano a galla nel corso degli anni.

Mercoledì 25 novembre alle 21, in un momento trasmesso in diretta web sulle pagine Facebook di Istoreco, Iscos Emiia Romagna e Fondazione E-35, la giornalista e ricercatrice Simona Silvestri intervisterà due dei principali esperti italiani della storia dell’ex Jugoslavia, Alfredo Sasso dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e Luca Leone di Infinito Edizioni. Le conclusioni saranno affidate a Maurizio Battini, direttore generale del Comune di Reggio Emilia.

L’evento è promosso da Iscos Emilia-Romagna, Comune di Reggio Emilia, Fondazione E-35, Istoreco, Fondazione Mondinsieme, l’associazione MirniMost Un ponte per la pace in collaborazione con Cisl Emilia Centrale, Infinito Editore e l’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa e il contributo della Regione Emilia-Romagna. La serata fa inoltre parte delle attività del progetto “MOST – un ponte per la pace e i diritti umani tra Reggio Emilia e i Balcani”

“La pace fredda a 25 anni dagli accordi di pace di Dayton” è la seconda tappa del percorso avviato dagli organizzatori a luglio con la due giorni “Srebrenica: 25 anni dopo – Rileggere i Balcani, una lunga storia europea”. In estate, si era partiti da uno dei momenti più tragici della recente storia europea, l’uccisione di oltre 8mila persone a Srebrenica: a partire dall’11 luglio 1995: quel giorno le truppe guidate da Ratko Mladic entrarono in un piccolo paese della Bosnia Erzegovina per compiere un violentissimo atto di pulizia etnica, il più grande massacro in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale.

L’obiettivo è offrire un percorso di ricostruzione storica, con spunti per l’analisi del presente, dei conflitti nei Balcani, con particolare attenzione alla Bosnia Erzegovina; il tutto, accompagnati da testimoni ed esperti di primo piano.


NOTA TECNICA

Per assistere all’incontro è sufficiente aprire le pagine Facebook di Istoreco, Iscos Emilia Romagna, Mondinsieme e Fondazione E-35 dalle 21 e guardare il video in riproduzione. Non è necessario avere un profilo Facebook attivo per visualizzare il video.