Storie di deportazioni e salvataggi. Il 27 giugno è in programma un’uscita a Fossoli e Nonantola. Pochi chilometri separano Fossoli e Nonantola, eppure la storia che questi luoghi raccontano è articolata, stratificata, complessa e, anche per questo, estremamente interessante. La storia di Fossoli parla prima di un campo italiano per prigionieri di guerra inglesi. Dopo l’8 settembre 1943, racconta di un campo di concentramento per ebrei, poi di un campo di polizia e transito per deportati politici e razziali. Nel dopo guerra, narra di un centro di raccolta profughi, poi della comunità di Nomadelfia e infine del Villaggio San Marco per i profughi giuliano-dalmati in fuga dall’Istria. La storia di Nonantola parla di giovani ragazzi ebrei in fuga dai nazisti e di una intera comunità che si adopera per salvarli. Racconta cioè di solidarietà, di coraggio, di Giusti tra le Nazioni. Visitare questi luoghi significa interrogarsi su cioè che l’uomo è capace di fare, in bene e in male. Come per tutti i nostri percorsi, sarà presente, per l’intera durata dell’uscita, un ricercatore storico che si occuperà della contestualizzazione del luogo all’interno della storia e di agevolare le operazioni di logistica.
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