Venerdì 3 febbraio 2023 alle 10.30 si svolgono le commemorazioni dell’eccidio di Porta Brennone. Quattro giovani partigiani, Sante Lusuardi, Dino Turci, Cristoforo Carabillò e Vittorio Tognoli, furono fucilati dai fascisti, dopo atroci torture, all’alba del 3 febbraio 1945 all’angolo tra corso Garibaldi e via Porta Brennone.
Alla cerimonia prenderanno la parola il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e i rappresentanti dell’Anpi. Parteciperanno rappresentanti della Provincia e dei Comuni di Scandiano e Correggio.
Alle 10.45, gli studenti del liceo Ariosto-Spallanzani metteranno in scena una drammatizzazione a ricordo dell’evento, aperta dai saluti della dirigente scolastica della scuola, Rossella Crisafi.
A seguire, alle 11.45, verrà reso omaggio alla lapide di Angelo Zanti posta a lato della Caserma Zucchi, a 78 anni dalla sua fucilazione. Interverrà la sindaca di Cavriago Francesca Bedogni.
LA VICENDA
Il 3 febbraio del 1945 i cadaveri dei quattro giovani partigiani, a piedi nudi e mani ancora legate con fil di ferro, vennero lasciati al margine della strada per alcuni giorni, con il divieto di rimuoverli e di darvi sepoltura, quale monito alla popolazione civile a non collaborare con la Resistenza.
Due erano correggesi, Sante Lusuardi e Dino Turci, di 21 e 22 anni. Il terzo, Cristoforo Carabillò di Castelbuono (Palermo) dove era nato nel 1917. Sottotenente dei bersaglieri nella caserma Reverberi, a Scandiano, era diventato amico e collaboratore del quarto ucciso, Vittorio Tognoli, 24 anni, studente universitario di Scandiano.