Tratto da “RS-Ricerche Storiche” 2001/91-92
Pubblichiamo di seguito un’antologia della mostra allestita da ISTORECO nell’aprile del 2000 e normalmente esposta nell’atrio della Sinagoga di Reggio, in Via dell’Aquila. Progettata da Antonio Canovi e da Antonio Zambonelli, la mostra si basa su documenti scelti dallo stesso Zambonelli ed in gran parte provenienti dall’Archivio della Comunità ebraica di Reggio, conservato presso il locale Archivio di Stato. Alla realizzazione hanno collaborato Maria Nella Casali, Nicola Brugnoli e Flaviano Scorticati. Referenze fotografiche: Beppe Anceschi, Dante Corradini, Valeria Montorsi, Atanasio Paganini, Massimo Storchi, Paolo Zambonelli, fototeca Biblioteca «Panizzi».
Attraverso dieci pannelli vengono sinteticamente percorsi quasi sei secoli (1413-1945) di presenza ebraica nella nostra città ed in alcuni dei paesi della provincia.
Le citazioni, in ogni pannello, da Autori quali Leo Beck, Jean Louis Ska, Gershom Scholem, Raul Hilberg, Valdimir Jankelevitch, ecc., proiettano la microstoria degli Ebrei di Reggio verso una dimensione più vasta. Ciò che contribuisce a rendere la mostra strumento di riflessione – tra storia, memoria e contemporaneità – sulle differenti culture che si incontrano, così come sui rapporti tra maggioranze e minoranze etniche o religiose.
Il «vagone di Drancy» (logo della mostra) ci accompagna da un pannello all’altro, simbolo del vagone che nel febbraio 1944 condusse dieci ebrei di Reggio fino ad Auschwitz, da dove non fecero ritorno.
Didascalie e citazioni sono talvolta trilingui (italiano, inglese, tedesco) sempre bilingui (italiano e tedesco), in ragione della ormai pluriennale attività della sezione Esteri di Istoreco, basata in modo particolare sull’accoglienza di gruppi provenienti dalla Germania nel quadro dell’iniziativa denominata «Sulle tracce della Resistenza nel Nord Italia».
In casi particolari la mostra viene temporaneamente tolta dalla Sinagoga ed esposta in altri luoghi. Così nel novembre 2001, quando è stata messa a disposizione del Comune di Cavriago, in occasione del conferimento del titolo di «Giusto fra le Nazioni» alla memoria del cavriaghese don Enzo Bonibaldoni, che, a partire dall’ottobre 1943, aiutò ebrei a salvarsi dalla deportazione e dallo Sterminio.

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