Sabato 19 novembre è in programma la presentazione pubblica dell’Albo dei Caduti di Quattro Castella, dalla guerra di Libia al secondo dopoguerra. L’appuntamento è alle 16.30 nella sala del Consiglio Comunale in piazza Dante a Quattro Castella.
La ricerca che ha portato alla pubblicazione dell’Albo è stata curata da Chiara Torcianti, ricercatrice storica e direttrice del Polo Archivistico di Reggio Emilia; l’edizione è stata curata da Istoreco. L’Albo è un’appendice al volume “Quattro Castella Ribelle”, la riedizione del saggio di Rolando Cavandoli ampliata e rieditata nel 2019.
Il programma della presentazione del pomeriggio del 19 novembre prevede l’apertura del sindaco Alberto Olmi, seguita dal dialogo fra la curatrice della ricerca Chiara Torcianti con la deputata reggiana Ilenia Malavasi e l’assessore comunale alla Cultura Danilo Morini. Le varie fasi saranno accompagnate dagli intermezzi musicali dei musicisti dell’Orchestra Giovanile di Quattro Castella seguita dall’associazione Futuro in Musica.
“Dietro ad ognuno di questi nomi – commenta il sindaco Alberto Olmi – ci sono sguardi, volti, vite, storie, solitudini, assenze. E’ l’elenco di persone mancate prima del tempo a causa di una malattia che attraversa la storia dell’uomo a tutte le latitudini. Una malattia grave che chiamiamo guerra. Questi nostri concittadine sono vittime di un’idea antica, un pensiero facile, una malattia culturale. Un’idea infetta quanto semplice e insidiosa: noi qui, voi là. L’idea di risolvere problemi veri dividendo e separando l’umanità in pezzi. Il sogno delirante della scomparsa dell’altro. Un delirio ahimè quanto mai ancora attuale. Aver realizzato questo Albo ci impegna tutti noi, davanti ai nostri caduti, ad essere in vita testimoni di Pace”.
“Credo sia dovere di ogni comunità ricordare i propri morti – aggiunge l’assessore comunale alla Cultura Danilo Morini – E’ un dovere tramandarne la memoria e averne rispetto e consapevolezza. Questo volume non vuole essere una celebrazione o un’esaltazione, ma piuttosto un monito affinchè le nuove generazioni, leggendo le pagine di sofferenza che la guerra ha portato nelle nostre strade e il dolore che ha inflitto alle nostre famiglie, si convincano sempre di più a cancellarla dai propri orizzonti”.
“Con questa ricerca si è tentato di mappare un territorio nel tempo, precisamente nell’arco di circa trentacinque anni, ovvero dal 1910 al 1946 circa, con lo scopo di capire quante persone, in differenti modi riconducibili a Quattro Castella, morirono a causa delle guerre che hanno così drammaticamente punteggiato la prima metà del cosiddetto secolo breve – aggiunge la ricercatrice Chiara Torcianti –. Ecco perché tale ricerca sottintende un dialogo tra una questione di metodo storico e una richiesta civica espressa dall’Amministrazione comunale, che esclude intenti celebrativi o di riabilitazione postuma di scelte individuali. Piuttosto, da un lato, si tratta di riprendere un filo doloroso della memoria collettiva, spesso rimossa o sottaciuta, per fare emergere frammenti del nostro passato recente e renderli disponibili alla riflessione; dall’altro, mettere in luce la dimensione locale di fenomeni globali, quali i conflitti che hanno trasformato le coscienze e le vite di milioni di persone”.