Il 25 e il 26 novembre si terrà il convegno nazionale “L’Italia dei Cervi. L’Italia del Cervi”, per celebrare il cinquantesimo anniversario della nascita dell’Istituto Alcide Cervi di Gattatico (Reggio Emilia). L’Istituto, fondato il 24 aprile 1972, a partire dall’esempio e dal sacrificio dei sette Fratelli Cervi rappresenta la cultura democratica e la storia del Paese visto dalle campagne. Il convegno vede la partecipazione di figure istituzionali e di docenti e studiosi da tutta Italia, con interventi sulla storia della famiglia Cervi e dell’Istituto intitolato a Papà Alcide. Le relazioni storiche intrecceranno la vicenda dei Cervi e del Cervi alla storia italiana, a partire dal fascismo fino ai giorni nostri.

La giornata inaugurale del 25 novembre avrà luogo a partire dalle 10 per tutta la giornata a Reggio Emilia, all’Aula Magna “Pietro Manodori” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. La seconda giornata del 26 si terrà all’Istituto Alcide Cervi, a partire dalle 9,30 (è prevista anche una visita al Museo Cervi). La sera del 25 novembre per tutta la cittadinanza l’Istituto offrirà alle 21,30, presso il Teatro San Prospero di Reggio Emilia, la proiezione gratuita del film “I sette fratelli Cervi”, di Gianni Puccini (1968), introdotto da Michele Guerra, storico del cinema e Sindaco di Parma.

«Cosa direbbero i Cervi dell’Italia di oggi, cosa farebbero oggi per il nostro Paese? La memoria è sempre stimolata dal tempo presente. In questo anno nel quale l’Istituto Alcide Cervi celebra i cinquant’anni dalla fondazione, nel quale si compie il centenario dell’avvento del fascismo in Italia, riflettere su “L’Italia dei Cervi. L’Italia del Cervi”, è particolarmente stimolante», afferma
Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Alcide Cervi. «Per la prima volta gli storici ragionano sulla vicenda dei Cervi per comprenderne le radici profondissime e l’orizzonte ideale, oltre il mito e le celebrazioni pubbliche. Un convegno storico di grande portata, il convegno di Casa Cervi in questo fatidico 2022».

A distanza di quasi un anno dall’inaugurazione del percorso del nuovo Museo di Casa Cervi, il convegno coincide con il 79° anniversario dell’arresto dei Cervi, avvenuto il 25 novembre 1943, un mese prima della loro fucilazione da parte dei fascisti insieme all’amico Quarto Camurri, il 28 dicembre. Il convegno, ideato dal Comitato Scientifico dell’Istituto Alcide Cervi, è organizzato in collaborazione con ANPI Nazionale, CIA – Agricoltori Italiani, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia, Università di Modena e Reggio Emilia, Comune di Gattatico e Comune di Campegine. L’ingresso al convegno è libero e non occorre prenotazione.

«Il convegno intende contribuire a fare il punto su come si sia perpetuato fino a oggi il giudizio su fascismo e antifascismo, e, parallelamente, su come i Cervi siano usciti dalla gabbia del regime per entrare nel pantheon dei martiri, tanto da divenire, da semplici – per quanto dinamici – coltivatori, degli esempi internazionali per chi lotta per la libertà e la democrazia», dice Giorgio Vecchio, presidente del Comitato Scientifico dell’Istituto. «La partecipazione al convegno di storici e storiche di chiara fama offrirà ai partecipanti nuovi elementi di riflessione e, al tempo stesso, aprirà la discussione non soltanto sul futuro dell’Istituto Cervi, ma pure su quello del rapporto tra ricerca storica e memoria collettiva».

IL PROGRAMMA

Si inizia il 25 novembre a Reggio Emilia, presso l’Aula Magna “Pietro Manodori” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con la prima sessione intitolata “L’Italia dei Cervi”. A partire dalle 10 i saluti istituzionali di Albertina Soliani (presidente Istituto Alcide Cervi), Giovanni Verzellesi (prorettore della sede di Reggio Emilia di Unimore), Luca Vecchi (sindaco di Reggio Emilia), Giorgio Zanni (presidente della Provincia di Reggio Emilia), Mauro Felicori (assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna), Iolanda Rolli (prefetto di Reggio Emilia). A seguire, la relazione introduttiva di Giorgio Vecchio, presidente del Comitato Scientifico dell’Istituto, intitolata “Fascismo, antifascismo, Repubblica. Motivi e attualità di un convegno”. Nel pomeriggio si terranno gli interventi di Giulia Albanese (Università di Padova), Dianella Gagliani (Università di Bologna), Santo Peli (Università di Padova), Toni Rovatti (Università di Bologna) e David Bidussa (storico e saggista).

In serata alle 21,30, presso il Teatro  San Prospero di Reggio Emilia, sarà proiettato gratuitamente il film “I sette fratelli Cervi”, di Gianni Puccini (1968), introdotto da Michele Guerra, storico del cinema e Sindaco di Parma.

Il 26 novembre il convegno avrà luogo presso la Sala Maria Cervi dell’Istituto Alcide Cervi di Gattatico, con la seconda sessione intitolata “L’Italia del Cervi”. A partire dalle 9,30 i saluti istituzionali di Luca Ronzoni (sindaco di Gattatico), Alessandro Spanò (sindaco di Campegine), Gianfranco Pagliarulo (presidente Nazionale ANPI), Lorenzo Catellani (presidente di Cia Reggio Emilia), Arturo Bertoldi (presidente Istoreco). In mattinata sono previsti gli interventi di Guido Formigoni (Università IULM Milano), Andrea Rapini (Università di Modena e Reggio Emilia), Filippo Focardi (Università di Padova), Mirco Carrattieri (Liberation Route Italia).

A partire dalle 15, dopo la visita al nuovo allestimento del Museo di Casa Cervi, sono in programma gli interventi di Alessandro Santagata (Università di Padova), Luciano Casali (Università di Bologna), Laura Artioli (ricercatrice). A partire dalle 16 la tavola rotonda finale, coordinata da Giorgio Vecchio, alla quale sono stati invitati Albertina Soliani (presidente Istituto Alcide Cervi), Paolo Pezzino (oresidente Istituto Nazionale Ferruccio Parri), Walter Veltroni (politico, giornalista, scrittore), Cecilia Palombelli (direzione editoriale Viella), Marco Damilano  (giornalista, Università IULM Milano), Giovanna Casadio (giornalista).

Il programma completo si trova sul sito www.istitutocervi.it.