La 5° A della scuola elementare Carducci di Reggio, accompagnata dalla maestra Silvana Incerti, ha omaggiato alcune pietre d’inciampo con dei bellissimi disegni fatti dagli stessi alunni.  I bimbi hanno poi scritto dei testi per il Giorno della Memoria, davvero toccanti, rivolgendosi alle persone ricordate dalle pietre.
Ecco le loro parole dedicate alle sorelle Corinaldi, alla famiglia Ravà, a Oreste Sinigaglia, a Lucia Finzi, a Benedetto Melli, Lina Jacchia e Giorgio Melli.

COSA VORREMMO DIRE LORO…

Cari Benedetto Melli e Lina Jacchia,

quando vedo la vostra pietra d’inciampo, mi sembra di essere lì con voi al confine, tra l’Italia e la Svizzera, mentre cercate di raggiungere vostro figlio e la salvezza. Penso alla vostra paura di non rivedere vostro figlio e al dolore di Lina, che aveva una gamba rotta.
Non so se il vostro bambino, ormai diventato uomo, vi abbia visto quando venivate arrestati. Spero di no.
Lui ha tenuto duro fino alla fine, però è morto per la   depressione e la disperazione.
Io non avrei resistito così a lungo.
In poche parole vorrei dirvi che mi è dispiaciuto che siete morti, perché una persona ha detto che voi ebrei valete di meno.
Io da grande cercherò di cambiare le idee ai nazisti che ci sono ancora oggi.

                                                              (DAVIDE)

Carissimi Giorgio, Lina e Benedetto Melli,
voi, insieme a molti altri ebrei, siete un pezzo di storia.
Secondo tutta la nostra classe esiste ancora il razzismo, in Italia, oggi non tanto contro gli Ebrei, ma contro le persone che hanno la pelle nera.
Ne abbiamo parlato molto e abbiamo capito che se si odia un piccolo gruppo di persone che sono o tutte italiane, o indiane o “che so io”, non ci si deve arrabbiare con tutto il popolo.

                                                                   (CARLA)

Cari Lina, Giorgio e Benedetto Melli,
voi insieme a tanti altri ebrei avete sofferto tanto.
Noi per ricordarvi, venerdì 25 Gennaio, adotteremo le pietre d’inciampo che sono davanti alla casa in cui avete abitato. Ce ne prenderemo sempre cura.
Abbiamo scoperto che esiste ancora il razzismo e l’antisemitismo, e questo non riusciamo a capirlo.

                                        (STELLA)

Cara signora Finzi,
sono una scolara della Carducci. A scuola facciamo “La giornata della memoria” e così ho saputo la storia degli Ebrei. Purtroppo anche la tua storia.
Non hai nessuna colpa, sai di non avere fatto nulla di male, eppure… ti hanno detto che sei brutta e cattiva solo perché sei ebrea. Non è giusto!  Io sarei contenta se tu fossi scappata, ma ormai per te non conta più niente. La vita è bella, ma può anche essere molto cattiva. Sei morta perché sei vissuta fuori dal tempo di oggi, fuori dalla Costituzione Italiana.

                                                                  (YAO)

Egregia famiglia Ravà.
è stato brutto quello che vi è capitato per colpa di Hitler e di chi lo ha ascoltato.
Non capisco le leggi razziali e la Shoah, non riesco ad immaginare la morte di tanti ebrei.
Io voglio raccontare quello che vi è successo, chissà, forse solo poche persone mi crederanno, altri diranno che non è mai successo e questo è brutto, perché potrebbe tornare il razzismo e l’odio contro gli Ebrei.

                                    (EMANUELA)

Cara famiglia Ravà,
mi commuove moltissimo la vostra storia. Io non so come tanti ebrei abbiano potuto resistere alle cosa bruttissime che hanno fatto loro. Io penso che la colpa sia di quelle persone che hanno creduto a Hitler.
Mi colpisce molto, però, che degli uomini abbiano cercato di salvare altri ebrei, anche se sapevano che potevano finire in carcere e per me questo è molto bello.
Non riesco a capire perché ci sia il razzismo e perché delle persone non vogliono avere niente a che fare con gli Ebrei solo perché hanno una religione diversa.

                                                     (ANI)

Cari Giusti tra le Nazioni,
mi interessa molto la vostra storia: siete stati molto coraggiosi a salvare gli ebrei e nasconderli a casa vostra.  Mi piacerebbe farvi una domanda: “Non avevate paura di morire anche voi?”  Forse sì, ma avete fatto la cosa giusta. Il mio cuore sente che voi siete delle persone molto buone e sapete che noi siamo tutti uguali e non importa il colore della pelle o una religione diversa. E’ importante avere un cuore buono!
Se tutti fossero come voi, se tutti pensassero che le persone sono uguali, non ci sarebbe stata la Shoah e non ci sarebbe il razzismo.

                                                (SHI SHI)

Cari Giorgio, Benedetto e Lina,
vi voglio raccontare le mie emozioni. Giorgio a te vorrei dire che spero di diventare uno studente bravo come sei stato tu e che mi dispiace molto per i tuoi genitori, per tutta la tua storia.
A voi, Benedetto e Lina, vorrei dire che mi dispiace molto per come vi hanno trattato.
Vorrei dirvi un’ultima cosa: i vado allo stadio e so che ci sono ancora i razzisti, ma io non lo diventerò mai!

                                                    (SAMUELE)

Io non ho capito ancora una cosa: perché Hitler odiava tanto gli Ebrei.
E’ una storia brutta, mi è dispiaciuto per tutti gli ebrei, tantissimo per Giorgio, il ragazzo bravissimo a scuola.

                                                       (ALESSANDRO)

Cara famiglia Ravà,
mi dispiace molto per quello che vi è successo. Non è stato giusto che vi abbiano ucciso, solo perché eravate ebrei. Noi conosciamo la vostra storia e cercheremo di non fare accadere mai più una cosa così orribile, come la Shoah, perché pensiamo che la colpa non sia stata solo di Hitler, ma di tutti quelli che l’hanno seguito ed hanno eseguito i suoi ordini.

                                 (DANIELE)

Caro signor Sinigaglia,
è ingiusto quello che lei è capitato e mi dispiace tanto per lei e per tutti gli ebrei che sono stati maltrattati con le leggi razziali e per tutti quelli che sono morti.

                                          (ANGELA)

Cara famiglia Corinaldi,
sono molto dispiaciuto per quello che vi è successo prima e durante la seconda guerra mondiale.
Fare delle leggi razziali e addirittura uccidere delle persone solo per religione, secondo me è “fuori dal normale: io non riesco a capirlo!
E’ contro anche quello che è scritto oggi nella Costituzione Italiana, che dice: “Tutti i cittadini non possono essere discriminati per colore, religione, sesso, ricchezza o povertà…”

                              (ELYASS)

Cara Lucia Finzi,
lo so che tu ti volevi salvare e mi dispiace che non ci sei riuscita. Eri molto carina: avevi i capelli neri e gli occhi scuri.
Che peccato che tu non abbia ascoltato il carabiniere che ti aveva detto di scappare…

               (GEETA)

Caro Giorgio Melli,
ne hai passate davvero di tutti i colori: le leggi razziali, la morte dei tuoi genitori… non so se hai assistito al loro arresto, ma comunque dev’essere stato orribile.
Mi dispiace che tu sia stato una vittima della Shoah, come i tuoi genitori.
So che eri un ragazzo sorridente e uno degli studenti più bravi della tua scuola e prendevi dei voti molto alti. Eri bravo anche in Svizzera, dove hai fatto l’università.
Quello che sto cercando di dirti è che sei stato sfortunato, perché in un certo senso la Shoah ti ha raggiunto anche in Svizzera, ma noi oggi ti ricordiamo, perché non vogliamo che quello che ti è successo riaccada di nuovo. Noi ti ricorderemo sempre.
Qualche giorno fa alcune mie compagne di classe hanno pulito la tua pietra d’inciampo e quelle dei tuoi genitori.
Sappiamo che c’è ancora il razzismo in giro: speriamo che si estingua presto.

                    (SEBASTIAN)

A Reggio Emilia, prima della Seconda Guerra Mondiale, vivevano molti Ebrei, fra questi ne sono stati uccisi dieci. Perché? Sono morti perché erano nati ebrei, senza nessun’altra colpa.
Sono morti per colpa di chi? Sono morti per colpa di Adolf Hitler e di tutti quelli che lo hanno ascoltato, quando diceva che gli ebrei erano inferiori, erano tutti stupidi, brutti, assassini… e non era vero!

Ecco i nomi degli ebrei di Reggio che sono stati uccisi:

  • Corinaldi Bice, Corinaldi Olga, Corinaldi Ada. Erano sorelle.
  • Finzi Lucia
  • Melli Benedetto e Lina Jacchia. Avevano un figlio Giorgio, che è morto dal dispiacere, dopo aver saputo della morte dei genitori
  • Ravà Rietti Beatrice con le due figlie Rietti Ilma e Rietti Iole.
  • Sinigaglia Oreste.

Avevano una sola colpa: essere ebrei!

NOI NON SAREMO MAI RAZZISTI!!

                                 (LORENZO D.)

In questi giorni ho studiato la storia delle Shoah con la mia maestra.
Il 25 gennaio tutta la mia classe andrà a pulire le pietre d’inciampo che sono davanti alle case degli Ebrei di Reggio che sono stati uccisi.
Mi dispiace tanto per quello che è successo. Noi abbiamo capito che non si può essere razzisti, anche perché c’è una sola razza: quella umana.
Io credo che una cosa così non possa più ricapitare, ma solo se impareremo dai nostri errori.
Sei milioni di Ebrei sterminati senza nessun’altra colpa che essere ebrei, non è giusto! E ancora oggi in giro e negli stadi ci sono cori e frasi antisemite e razziste contro persone che hanno un colore diverso dal nostro…
                                  (DARIO)

Cari Benedetto e Lina,
so che avete vissuto male, solo per la colpa di essere ebrei. Siete morti solo per la colpa di essere ebrei. E’ stata un brutta cosa e mi dispiace tanto per quello che è successo in Germania e in Italia.
Credo che l’Italia oggi si vergogni per quelli leggi che hanno scritto contro di voi.
                                 (MONICA)