Dal 24 agosto sino al 4 settembre, negli spazi de La Festa al Campovolo di Reggio Emilia sarà ospitata la mostra “Il fascismo: origini e caratteri”, promossa da ANPI, Legacoop Emilia Ovest, BOOREA, AUSER in collaborazione con Istoreco, Istituto Alcide Cervi, ALPI APC, ANPC. Nella postazione si troveranno anche pubblicazioni e materiali delle varie realtà che sostengono l’iniziativa.

I DETTAGLI

Abbiamo deciso di proporre la mostra dal titolo “Il fascismo: origini e caratteri” perché riteniamo che sia doveroso conoscere i fatti che accaddero un secolo fa e capirne le ragioni.

L’obiettivo di conoscere e capire è più che mai un imperativo attuale visto che, il nostro paese, è chiamato a scegliere, oggi, tra una più forte integrazione europea o un rilancio dei nazionalismi che hanno rappresentato la base per lo scatenarsi delle due guerre mondiali.

Per far conoscere questo, la mostra:

  • si sviluppa dalla fine della Prima guerra mondiale che vide negate le promesse fatte ai soldati e disattese le tante aspettative di emancipazione proletaria,
  • ricorda che gli agrari e gli industriali appoggiarono il nascente movimento fascista per sconfiggere, con la violenza e le armi, le rivendicazioni dei braccianti, dei mezzadri e degli operai e per distruggere le cooperative rosse e bianche, le camere del lavoro e le sedi delle associazioni e dei partiti,
  • precisa che le élites liberali che governarono il paese ed il Re agevolarono la presa del potere con la violenza da parte di Mussolini,
  • sottolinea che le divisioni interne del Partito Socialista provocarono la scissione dei comunisti che diedero vita al PCd’I e poco dopo dei riformisti che costituirono il PSU
  • ricorda che le permanenti divisioni delle forze di sinistra e il diverso orizzonte politico con il Partito Popolare favorirono l’abbraccio della borghesia con il fascismo e le forze padronali,
  • rimarca che la crescente violenza delle azioni dello squadrismo fascista e una nuova legge elettorale, con un forte premio di maggioranza, consegnarono al fascismo lo Stato italiano che con una serie di leggi vide scardinare lo stato liberale e costituire lo stato fascista che operò per un ventennio.

La mostra espone una sintetica serie di fatti e avvenimenti e di motivazioni che si propongono di permettere al visitatore di farsi una idea sulle modalità e sulle ragioni che hanno portato all’avvento del fascismo nel nostro paese un secolo fa.

Nella mostra si espongono anche le vicende avvenute in quel periodo nel territorio reggiano con particolare riferimento alla emblematica vicenda di Antonio Piccinini che, candidato socialista alle elezioni politiche del 1924, venne assassinato dai fascisti il giorno dopo la presentazione delle candidature. Era l’epilogo delle violenze fasciste che avevano incendiato le camere del lavoro e le cooperative, che avevano costretto i sindaci a dimettersi e i partiti e le associazioni a sciogliersi.

Le nostre organizzazioni sono impegnate, ciascuna nel proprio ambito statutario, per l’attuazione e per il pieno rispetto della nostra Costituzione Repubblicana che è stata il frutto più significativo della lotta di liberazione che ha portato alla sconfitta del fascismo.

GUARDA IL VOLANTINO