Oggi sarebbero stati 96, Cara Carissima Frida,

invece il virus ha portato via anche te. Già provata nel fisico ma non nella mente. Così ci hanno riferito i tuoi cari, i tuoi amici: lucida fino a una settimana fa, potevi ricevere cartoline e noi te ne avevamo preparato una speciale per ricordarti quanto sei stata speciale tu per noi.

Incontrarti, ascoltarti, il privilegio di introdurti e tradurti ha reso tutti noi più adatti al lavoro da compiere ogni giorno e anche solamente più adatti alla vita.

Da testimone instancabile delle vicende che hai vissuto non ti sei tirata indietro nemmeno alla nostra richiesta, in ben due occasioni, di venire in Italia a raccontare la storia delle Resistenza ebraica e dell’Ose. Lo hai fatto davanti a centinaia di studenti italiani che si stavano studiando quel periodo storico.

Oggi che avresti compiuto 96 anni, tu nata da genitori polacchi emigrati, naturalizzata francese e di origine ebraica, sarai ricordata come meriti.


Frida è stata ospite di Istoreco e dei Viaggi della memoria nel 2010 e nel 2012 quando ha raccontato la sua storia davanti a centinaia di studenti italiani e europei.

Frida Wattenberg già al liceo inizia a manifestare contro l’occupazione e il collaborazionismo della Francia di Pétain. Entrerà nei movimenti ebraici clandestini di resistenza e in particolare nell’OSE (Oeuvre de Secours aux Enfants). Lì opererà come guida e accompagnatrice di bambini ebrei che, prima nascosti presso famiglie fidate, dovevano poi essere trasportati in salvo oltre la frontiera Svizzera. Frida ha procurato documenti falsi, nascosto e accompagnato centinaia di bimbi che altrimenti sarebbero stati assassinati a Auschwitz.

Qui il link del Mémorial de la Shoah con cui collaborava volontariamente da anni e che la ricorda in questo bellissimo contributo

http://www.memorialdelashoah.org/hommage-a-frida-wattenberg-decedee-le-3-avril-2020

Istoreco non ti dimenticherà mai: per tutto ciò che hai fatto e per il tuo ruolo di instancabile testimone della Resistenza e della Shoah.

Ci tenevi a ripetere che, dal giorno in cui non ci saresti più stata tu a parlare ai ragazzi, l’avremmo continuato a fare noi, tutti noi che ci occupiamo della storia della Shoah e di quel periodo. Perché, come dice una canzone della resistenza francesce, “Ami si tu tombe un ami sort de l’ombre à ta place” (compagno se tu muori un altro compagno esce dall’oscurità al tuo posto).

Noi siamo qui a raccontare la tua storia e quella degli altri al vostro posto, molto umilmente, ma necessariamente. Consapevoli che senza di te, senza di voi, non sarà più la stessa cosa.

Noi siamo qui, Cara, carissima Frida.

Stanne certa.

Lo staff di Istoreco