Cesare Moisè Finzi è morto nella giornata di ieri a Faenza. Era un preziosissimo testimone delle persecuzioni contro gli ebrei, che lui aveva vissuto in prima persona, nella Ferrara dove era nato e poi nella lunga fuga fra Romagna e Marche per sfuggire alla cattura. LEGGI QUI UNA SUA BREVE BIOGRAFIA
Certo, era un testimone importante con il suo racconto incredibile:
- delle violenze fasciste contro la sinagoga di Ferrara
- della sua esclusione dal scuola pubblica a causa delle leggi razziste del 1938
- della paura nel periodo della sua clandestinità 1943 – 1944
- della solidarietà di chi aveva aiutato, nascosto, supportato lui e la sua famiglia
- del peso della memoria di una persecuzione selvaggia subita
- dell’importanza della memoria della persecuzione e della solidarietà
Ma ancora prima, era una bellissima persona.
E’ stato un compagno di strada cauto, tenero, non rumoroso, non so come dire, forse si può dire delicato, con una gentilezza e umanità sconfinate
Amico di Istoreco da 20 anni per viaggi di studio, presentazione del suo libro, e per “Giusti”.
Ci ha portato nei luoghi della sua sopravvivenza: Cattolica, Gabicce e Mondaino.