“Non possiamo né ignorare né tacere i rigurgiti di odio razziale e gli atti di discriminazione e violenza che emergono in questi anni in Europa, così come le difficoltà che il nostro continente ha incontrato nel reagire a questa mentalità. E’ segno di una difficoltà nel proseguire sulla strada della costruzione di un futuro di pace. A maggior ragione in una fase come questa, non dobbiamo e non possiamo desistere dal nostro impegno, che deve essere incessante, per la pace, i diritti, la libertà, il riconoscimento dell’altro”, ha detto il sindaco Luca Vecchi nel corso della celebrazione del Giorno della Memoria, stamani nella sinagoga di Reggio Emilia, alla presenza del rabbino della Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia Beniamino Goldstein, del prefetto di Reggio Emilia Maria Rita Cocciufa, del presidente della Provincia Giorgio Zanni e delle altre autorità cittadine.

“La guerra è ricomparsa in Europa – ha aggiunto il sindaco – Accade in Ucraina, accade nella nuova esplosione  del conflitto nella striscia di Gaza, sulla sponda del Mediterraneo di fronte a noi. L’Europa è al tempo stesso culla della civiltà e delle più grandi atrocità della storia, ha detto Edgar Morin: nella ricerca della pace, facciamo leva con convinzione sulla prima parte di questa affermazione, restando ben consapevoli della seconda.

“Con la giusta e necessaria fermezza, abbiamo condannato l’irruzione di Hamas del 7 ottobre scorso che ha distrutto vite umane, libertà, sicurezza. Ora, con preoccupazione e apprensione vediamo svolgersi il conflitto a Gaza e desideriamo che quanto prima questa crisi si risolva in un ‘cessate il fuoco’, nell’instaurazione di un nuovo dialogo e nell’affermazione di un riconoscimento reciproco fra le parti – ha sottolineato il sindaco Vecchi – Il popolo ebraico è dalle sue origini portatore nel mondo di civiltà, saggezza, conoscenza e cultura nei campi più diversi, che immani tragedie come la Shoah non hanno potuto cancellare: questa ricchezza di talenti potrà dare forza a quello che tutti aspettiamo, cioè il coraggio della pace”.

A proposito di impegno nel tenere viva la Memoria della Shoah, il sindaco ha citato la senatrice Liliana Segre, cittadina onoraria di Reggio Emilia dal 2021 e insignita del Premio per la pace ‘Giuseppe Dossetti’ nel 2023: “Serve una Memoria viva e vissuta, affinché tutto questo non sia ridotto alla semplice pagina di un libro di storia”. E ha ricordato infine le diverse iniziative culturali in programma a Reggio Emilia per approfondire il Giorno della Memoria, compresa la mostra curata da Istoreco negli spazi attigui al tempio di via dell’Aquila; le Pietre d’inciampo collocate agli ingressi delle case un tempo abitate da cittadini ebrei e antifascisti deportati e mai più tornati; i Viaggi della Memoria ai campi di sterminio con un migliaio di studenti partecipanti ogni anno; il dialogo interculturale e interreligioso instaurato da anni in città.

Il presidente Giorgio Zanni ha detto fra l’altro che sono oggi 118 le Pietre d’inciampo collocate nei diversi comuni della provincia di Reggio Emilia, di cui 22 quelle installate nell’ultimo anno e l’importanza culturale ed educativa dei Viaggi della Memoria, “autentico strumento di presa di coscienza della Shoah ma anche di comprensione di valori irrinunciabili quali libertà, eguaglianza, pace e antifascismo. Quest’ultimo – ha sottolineato Zanni – deve essere praticato, non solo enunciato, poiché l’antifascismo dovrebbe essere un dato acquisito, ma non sempre si rivela come tale. Dobbiamo essere partigiani, cioè essere senza esitazione dalla parte della libertà, della pace, dell’antifascismo”.

Matthias Durchfeld di Istoreco, che ha moderato l’incontro, ha evidenziato “l’importanza della Memoria che viene tramandata, con semplicità e forza, nelle famiglie, in particolare quelle discendenti da persone vittime dello sterminio: ce ne rendiamo conto ad esempio quando posiamo una Pietra d’inciampo, invitiamo i familiari ed essi intervengono con grande partecipazione, provenendo anche dalle città lontane in cui ora vivono”. Ha ricordato che quest’anno ricorre l’80° anniversario della deportazione degli ebrei reggiani nei campi di concentramento e sterminio. E ha spiegato che la sinagoga di Reggio Emilia, gestita da Istoreco, è sempre più luogo di incontro e approfondimento culturale, con mostre, diverse iniziative e con il ritorno dei libri nei locali attigui al tempio.

LA COMMEMORAZIONE – Prima degli interventi, all’esterno della sinagoga di via dell’Aquila, si era svolta la cerimonia di commemorazione: il sindaco Luca Vecchi, il presidente della Provincia Giorgio Zanni ed Elisabetta Del Monte Istoreco avevano posto una corona a ricordo dei cittadini ebrei perseguitati, deportati e sterminati, i cui nomi sono scolpiti su una lapide collocata sul muro esterno del tempio. Poi il rabbino Beniamino Goldstein aveva pregato con la lettura di un salmo.