In vista del ventennale del “Giorno del ricordo”, Casa Bettola e Lab Aq16 propongono un ciclo di incontri pensati, spiegano, “𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘪 𝘥𝘢 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘭𝘢 𝘰𝘭𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘵𝘢𝘱𝘱𝘦𝘵𝘰, 𝘤𝘩𝘪 𝘦̀ 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘴𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘴𝘪𝘭𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰 𝘪𝘯 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪, 𝘤𝘩𝘪 𝘩𝘢 𝘯𝘦𝘨𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘦 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘱𝘦𝘳 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘭𝘵𝘰 𝘢𝘥𝘳𝘪𝘢𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘮𝘦𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘱𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘣𝘳𝘰𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘯𝘦𝘨𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘵𝘢̀ 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘤𝘢, 𝘮𝘪𝘴𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘵𝘢̀ 𝘦 𝘣𝘢𝘴𝘢𝘳𝘦 𝘭’𝘪𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘵𝘢 𝘴𝘶 𝘧𝘢𝘭𝘴𝘪𝘵𝘢̀ 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘣𝘶𝘨𝘪𝘦 𝘦 𝘰𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪”.
Ecco gli appuntamenti
Giovedì 18 gennaio alle 21 a Casa Bettola a Reggio Emlia – “Confine orientale/Alto Adriatico. Da che parte vengono i silenzi. Lo Stato italiano alla prova dei fatti”.
Ne parleranno
- Domenico Vitale – Storico, Istoreco
- Carlo Ugolotti – Storico, Università di Parma/Istoreco
“Dal 1945 ad oggi nessun rappresentante dello Stato italiano è andato in visita al campo di Arbe. In occasione delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della chiusura (a seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943) le autorità italiane furono invitate, al pari di quelle slovene e croate, a partecipare alle cerimonie. Ancora una volta lo stato italiano è stato l’unico a non mandare nessun suo rappresentante a queste cerimonie di ricordo. Arbe è paradigmatico di come lo stato italiano si rapporti alle vicende dell’alto adriatico ed è da questo che vogliamo partire per parlare di chi, come e perché mantiene realmente il silenzio sviando la responsabilità della propria parte”, precisano i promotori.
Giovedì 25 gennaio alle 21 – “Norma Cossetto, utilità e mito di una falsificazione”
Sabato 3 febbraio alle 16 – “Conferenza Foibe: scelte politiche e responsabilità dello Stato dal dopoguerra a oggi”