Sabato 26 febbraio alle 15.30 la biblioteca Ettore Borghi di Istoreco propone la presentazione di “Il gesuita comunista. Vita estrema di Alighieri Tondi, spia in Vaticano” di Matteo Manfredini.

Arturo Bertoldi, presidente di Istoreco, dialogherà con Pierluigi Castagnetti, Vanni Orlandini e con l’autore.

L’ingresso è libero sino al raggiungimento dei 20 posti disponibili, la prenotazione è obbligatoria scrivendo a biblioteca@istoreco.re.it. Saranno richiesti Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.

L’evento verrà trasmesso anche sui canali social di Istoreco.

IL LIBRO

Alighiero Tondi, professore gesuita della prestigiosa Università Pontificia Gregoriana, nell’aprile del 1952 abbandona improvvisamente la Chiesa per entrare nel Partito Comunista Italiano. La sua clamorosa abiura, che tanto scalpore suscitò nell’opinione pubblica, è da sempre rimasta avvolta da un alone di mistero. Chi era realmente Tondi? Quali ragioni stavano dietro la decisione di aderire al marxismo, di predicare l’infondatezza della religione, di scrivere libri controversi che denunciavano le infiltrazioni in Vaticano da parte dell’estrema destra portandolo a diventare un acclamato tribuno che infiammava le piazze italiane? Ma i misteri su Tondi non finiscono qui. Negli anni Sessanta il Partito Comunista lo emargina completamente, abbandonandolo a se stesso, senza fornire alcuna spiegazione. Una situazione inaspettata che lo conduce ad un lungo periodo di riflessione che si conclude con un nuovo colpo di scena: il ritorno al sacerdozio. L’autore ricostruisce l’enigmatico ingresso nel Pci del 1952, svelando lo sconcertante ruolo di Tondi come spia comunista in Vaticano e le successive rocambolesche vicende. Un affresco del secondo dopoguerra che getta luce su aspetti ancora oscuri dei primi anni della Repubblica Italiana, dagli intrecci tra destra neofascista e mondo cattolico, ai rapporti tra Pci e Cremlino fino all’attività antisovietica del Vaticano.

 

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