Il 29 aprile 1945, presso la Reggia di Caserta, alla presenza di delegati della Gran Bretagna, degli Stati Uniti e di un osservatore dell’Unione sovietica, la Germania firmò la resa incondizionata che divenne operativa il 2 maggio.
I tedeschi vennero dotati di delega dal ministro della Difesa fascista Rodolfo Graziani, perché nel documento redatto, le forze armate tedesche rappresentavano anche quelle della Repubblica Sociale Italiana.
Il motivo? Quest’ultima, essendo uno Stato fantoccio non riconosciuto dagli alleati, non era in grado di stipulare degli accordi internazionali, nemmeno la propria resa.
Un documento dell’epoca, conservato dal museo della Reggia di Caserta