Non capita tutti i giorni che una coppia di dinamici britannici si spinga fino a Reggio Emilia per chiedere lumi su villa Rossi e Villa Calvi, scenari, a fine marzo del 1945, della celeberrima Operazione Tombola, sferrata dagli Alleati e dai partigiani contro uno dei centri nevralgici della rete comunicativa nazista in Italia. Accade che, dopo essersi concessi un grand tour tra le bellezze culturali e naturali di questo Paese, Marleen e Micheal Hawkins, dal Dorset, decidano di passare da Reggio Emilia e di cercare un luogo in cui ottenere preziose informazioni, tanto care alla loro amica Christina Lees.

Per la precisione, infatti, Mike e Marleen sono arrivati in Istoreco-Polo archivistico a caccia di notizie e documenti relativi il Capitano Micheal Lees, capo della missione del Soe (special operation executive) inglese su territorio reggiano, dalla fine del 1944. L’architetto, insomma, dell’attacco a villa Rossi e villa Calvi. Fortuna ha voluto che, oltre alla direttrice del Polo Chiara Torcianti e al documentalista Michele Bellelli, fosse presente anche Massimo Storchi, attento studioso della Resistenza così come della figura di Lees.

Così, i due ospiti hanno potuto porre domande dirette sul fronte storico, ma anche sfogliare libri e documenti, accompagnati dal personale del Polo e da Storchi. Mike si è interessato, quale figlio di pilota della Raf, anche dei bombardamenti subiti da Reggio Emilia, mentre Marleen, incuriosita, è stata accompagnata a esplorare i fondamenti dell’Amicizia Reggio Africa.

Infine, sono stati coinvolti anche nei festeggiamenti per la conclusione del servizio civile 2022-2023. Insomma, gli ospiti inglesi hanno potuto ascoltare il punto di vista reggiano/italiano su di una storia ed un personaggio che hanno sentito raccontare in termini “privati” e britannici. Questa visita inattesa è stata una stimolante sorpresa per il nostro istituto, mentre Marleen e Mike hanno espresso una gratitudine profonda, anche perché nulla sapevano della commemorazione annuale che si tiene per ricordare l’Operazione Tombola. Chissà che, un giorno o l’altro, anche Christina non venga a conoscere i luoghi, ancora mai visitati, dove suo padre agì, rimase ferito, intrattenne profonde relazioni umane.