Sabato 10 maggio 2025 il teatro sociale di Luzzara “Danilo Donati” ospiterà “Storie nella Storia della Resistenza luzzarese”, un evento di letture, proiezioni e musica organizzato in occasione dell’80° anniversario della Liberazione. L’evento è promosso da Fondazione Un Paese e ANPI Luzzara in collaborazione con Istoreco e il sostegno del Comune di Luzzara.
Si parte alle 18.30 con una serie di letture, ricostruzioni, proiezioni e riflessioni a cui prenderanno parte anche Arturo Bertoldi e Michele Bellelli, presidente e ricercatore di Istoreco. Il programma prevede poi alle 21.30 la conclusione in musica con il concerto de La Brigata Lambrusco.
IL CONTESTO
L’evento più tragico che colpisce Luzzara sono le rappresaglie di metà aprile 1945. Nelle ultime settimane di guerra la brigata nera Pappalardo si schiera nella bassa modenese e reggiana dopo essere stata espulsa da Bologna a causa delle sue nefandezze, detestata persino dal generale tedesco Frido von Senger und Etterlin che l’aveva definita “un autentico flagello della popolazione”.
Il 12 aprile 1945 alcuni reparti della Pappalardo si presentano a Luzzara, rastrellano l’intero paese e arrestano una settantina di persone come sospetti partigiani. La maggior parte vengono trasferiti nelle carceri di Reggio Emilia, mentre alcuni sono trattenuti a Reggiolo, seviziati e successivamente fucilati.
Quello di Reggiolo, compiuto fra il 14 e il 17 aprile 1945, è uno degli eccidi più efferati compiuti contro la resistenza reggiana. Walter Compagnoni, Enzo Dalai, Balilla Nodolini, Lino Sorogna e Federico Jules Tagliavini sono i luzzaresi fucilati il 14 insieme al partigiano alessandrino Claudio Franchi, mentre il giorno 17 muoiono Arnaldo Avanzi ed Ermes Ferrari. Mancano pochi giorni, quasi poche ore, al termine della guerra, ma la violenza non cessa, anzi raggiunge il suo culmine proprio ora. Ancora a Reggiolo viene fucilato il 22 aprile Fausto Melli.
Adolfo Tedeschi “Balilla” è l’unico partigiano a cadere in combattimento sugli Appennini, lungo la Sparavalle, il 21 aprile. Nemmeno la fine delle operazioni significa la fine della violenza, ancora due partigiani devono morire dilaniati dall’esplosione di un deposito di munizioni tedesco il 9 maggio a Moglia di Mantova, Rino Freddi e Attilio Vezzani.
Il funerale collettivo per i morti di aprile si terrà il 6 maggio 1945. La camera ardente sarà allestita nel Teatro di Luzzara. Oggi i nomi di questi ragazzi sono ricordati nelle vie di Luzzara loro dedicate, che simbolicamente abbracciano e proteggono il paese.
Chi pasa dal me paes ad not
Chi pasa dal me paes ad not al pensa
Costi i è fora ad töt, in dn’atar mond.
Nisön inguinarés in stu silensi
che dés chi stava propria in sti ca ché,
tant zuvan ch’ì é ancor viv li madr’ e i padar,
i ià impicà
pochi dé pröma della pace.
Cesare Zavattini
da Come resistere? di Michele Bellelli