𝐑𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐄𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚
𝟑 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟏𝟗𝟒𝟑
N° 01808 – Oggetto: provvedimenti a carico degli ebrei
Sinagoga di Reggio Emilia, Via dell’Aquila
Domenica 3 dicembre 2023 – lunedì 26 febbraio 2024
Aperta tutte le domeniche con questi orari: 10.00-13.00, 15.00-18.00 | 24 e 31 dicembre chiusa
Inaugurazione: domenica 3 dicembre 2023, ore 11.00. Nella giornata del 3 dicembre, l’apertura è anche pomeridiana.
IL PROGRAMMA DEGLI APPUNTAMENTI
A 80 anni dall’arresto degli ebrei a Reggio Emilia, Istoreco propone dal 3 dicembre 2023 al 26 febbraio 2024 nella Sinagoga di Reggio Emilia una mostra biografica con racconti, documenti e fotografie che racconta, in 27 pannelli, come reagiscono gli 80 ebrei presenti nella provincia di Reggio Emilia. Che decisione prendono? Hanno la forza di fuggire? Trovano aiuto? Hanno fortuna? Saranno traditi alla polizia?
La mostra sarà aperta dal 3 dicembre 2023, anniversario dell’emissione del mandato di arresto degli ebrei in provincia (3 dicembre 1943), fino al 26 febbraio 2024, un secondo anniversario, giorno di arrivo ad Auschwitz il 26 febbraio 1944 del convoglio con i dieci ebrei reggiani e della loro uccisione nelle camere a gas.
“Pregasi procedere immediatamente al fermo di tutti gli ebrei residenti in questa Provincia” ordina il questore reggiano Piero Pozzolini esattamente 80 anni fa. Come se non bastassero fascismo, legge razziste e guerra mondiale ora arriva la Shoah. In Via Emilia, Via Monzermone, Viale Monte Grappa si cerca di capire cosa fare. Come salvarsi? Se lo chiedono gli ebrei anche a Reggiolo, a Quattro Castella, a Castelnovo Monti.
Cominciano i contatti, le corruzioni, i documenti falsi, le fughe, i nascondigli, gli arresti, le denunce, la paura. In Italia, in mezzo a decine di migliaia di sfollati che scappano dalle città bombardate, di giovani che si sottraggono alla leva militare, di famiglie in ricerca di cibo, si muovono e si mimetizzano anche migliaia e migliaia di donne, uomini, anziani e bambini ebrei per cercare di sopravvivere.
La caccia è aperta, non c’è appello, non c’è avvocato che ti possa difendere. Diritti zero nell’Italia fascista del 1943/1944, solo la speranza disperata di farcela.
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