Da una decina danni anche in Italia si è imposta la definizione di Public History a indicare la storia fatta fuori dall’accademia, con fonti e strumenti non tradizionali, con una attenzione al raggiungimento e coinvolgimento di pubblici diversi da quello degli specialisti. Il corso di quest’anno si propone di confrontarsi con alcune narrazioni sul passato italiano veicolate da vettori non convenzionali come la memoria pubblica, il cinema, il romanzo, la musica pop.

Ad accompagnarci nel percorso saranno storici affermati che ci mostreranno come la storiografia scientifica possa confrontarsi e interagire con queste diverse voci.

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Mercoledì 26 gennaio 2022, ore 17.00, Unimore

Valeria Palumbo
È stata un’altra storia. Rileggere l’Italia delle donne, tra Ottocento e Novecento, attraverso i romanzi

Provate a immaginare un mondo in cui tutti i posti pubblici e di potere, le cattedre, le nomine, le sentenze, perfino le parole quotidiane, sono stati monopolio maschile: questa è stata l’Italia unita, anche oltre la svolta repubblicana. Alle donne restavano i ruoli di mogli e madri: un destino che si voleva condiviso e naturale, oltre che felice. A smontare questa narrazione a senso unico sono state, da subito, una serie di intellettuali che, affrontando spesso censure e ostacoli, hanno raccontato la realtà femminile in tutta la sua complessità. Oggi i dati statistici ed economici, l’analisi delle leggi, delle prassi e delle convenzioni sociali, lo studio delle scelte politiche, l’evoluzione delle scienze, danno loro ragione. Per questo si può scrivere un’altra storia: meno retorica, più inclusiva, più completa. E in questa storia i romanzi di molte scrittrici (e di alcuni scrittori) si rivelano fonti preziose e illuminanti.

Mercoledì 2 febbraio 2022, ore 17.00, Unimore

Paolo Carusi e Manfredi Merluzzi
La popular music: una “nuova” fonte per la storia dell’Italia contemporanea

Un dialogo a due voci relativo a come la musica di consumo possa costituire una fonte utile a comprendere elementi del vissuto, del sistema dei valori e dell’immaginario nella storia dell’Italia del Novecento.

Si proporrà un quadro metodologico e una rassegna delle ricerche esistenti e si concluderà con alcuni casi di studio significativi.

Mercoledì 9 febbraio 2022, ore 17.00, Unimore

Giovanni De Luna
La storia d’Italia attraverso il cinema

Nel 1914 esce Cabiria, forse il più grande kolossal della storia del cinema italiano. La trama, in teoria, dovrebbe ricostruire l’epico scontro tra Roma e Cartagine, ma l’estetica orientaleggiante e liberty dell’epoca, con tanto di Gabriele D’Annunzio alla sceneggiatura, racconta facilmente in controluce il presente di quell’Italia desiderosa di guadagnare visibilità e credibilità internazionale. Parte da qui il percorso affascinante di uno storico che utilizza i film come documenti del periodo in cui venivano realizzati, dei gusti del pubblico e della temperie culturale, avvicinandoci così a un’inedita lettura del modo in cui il cinema ha contribuito a “fare gli italiani”. I film, infatti, spesso sono lo specchio di un presente in procinto di farsi storia: l’immediato dopoguerra di Ladri di biciclette, i primi venti del boom di Un americano a Roma, la lotta sociale de La classe operaia va in paradiso, ma anche l’edonismo pre Mani pulite di Yuppies Vacanze di Natale. Ma non solo, perché in molti casi proprio il cinema, arte nobile e popolare insieme, ha voluto farsi a sua volta strumento di indagine storica, che fosse propaganda di stato o contestazione intellettuale: per ogni Cabiria ci sono stati moltissimi La grande guerraUna giornata particolareLa notte di San LorenzoLa meglio gioventù…

Mercoledì 16 febbraio 2022, ore 17.00, Unimore

Marcello Flores

Il passato italiano tra storia e memoria: rimozioni, revisioni, falsificazioni

Anche in Italia il ruolo della memoria ha avuto negli ultimi decenni un posto più importante di quello della storia nella ricostruzione dell’immagine del passato. Vi sono stati alcuni eventi importanti che hanno subito una trasformazione nel tempo e che oggi sono ancora al centro della battaglia memoriale (ad esempio la Resistenza, le foibe, il ’68). Particolare attenzione merita l’atteggiamento, sia di tipo memoriale che storiografico, nei confronti del fascismo e del comunismo, che continuano a rappresentare forse il limite più grande di consapevolezza storica collettiva presente in Italia.

Sede degli incontri: Unimore, Viale Allegri 9

Contributo di partecipazione al corso: 30 euro in presenza / 15 euro on line

Iscrizioni da Lunedì 13 dicembre alla LUC, in corso