Torna la nostra rassegna Pagine di Storia, questa volta caratterizzata da una doppia presentazione, quella del portale online “Corte d’Assise straordinarie” e della ricerca “Il caso della Corte d’Assise straordinaria a Reggio Emilia nel dopoguerra” di Iara Meloni. L’evento si terrà venerdì 17 maggio 2024 alle 17.30 nella biblioteca “Ettore Borghi” di Istoreco alla presenza dell’autrice della ricerca Iara Meloni, con la moderazione di Massimo Storchi di Istoreco.

Scarica la locandina

 

LE CORTI DI ASSSISE STRAORDINARIE

Le Corti d’Assise Straordinarie istituite dal governo Bonomi subito prima della liberazione sono organismi giudiziari speciali con competenza provinciale e formati da corti popolari. Ad esse viene demandato nell’immediato dopoguerra il giudizio sugli imputati accusati di “collaborazionismo con il tedesco invasore” durante il periodo di governo della Repubblica sociale Italiana: ossia su cittadini italiani che dopo l’8 settembre 1943 abbiano commesso delitti contro la fedeltà e la difesa militare dello Stato – previsti dall’art. 5 del decreto legge luogotenenziale 27 luglio 1944 n. 159 – con «qualsiasi forma di intelligenza o corrispondenza o collaborazione col tedesco invasore e di aiuto o di assistenza ad esso prestata», sia sotto il profilo militare che politico. Nonché dei delitti fascisti commessi durante il Ventennio di regime dagli stessi imputati chiamati a rispondere di reati di collaborazionismo.

Per quanto lo specifico campo di giudizio delle Corti d’Assise Straordinarie – in seguito trasformate in Sezioni speciali di Corte d’Assise con parziale modifica della composizione del collegio giudicante (attraverso l’inserimento di 1 giudice popolare e 1 magistrato aggiuntivi) – risulti sensibilmente limitato dalla promulgazione dell’amnistia il 22 giugno 1946, tali organismi giudiziari speciali sono operanti in Italia dai primi mesi del dopoguerra fino alla fine del 1947.

Espressione di una giustizia ancora fortemente influenzata da valenze politiche e formalmente carente, le sentenze emanate dalle Corti d’Assise Straordinarie hanno il merito di descrivere forme, modalità e rappresentazioni dei delitti imputabili al fascismo repubblicano nei primi anni del dopoguerra, quando la memoria della violenza subita risulta ancora molto vivida all’interno dell’opinione pubblica. I fascicoli processuali dei casi istruiti e dibattuti in aula – e in alcuni casi anche quelli relativi a procedimenti archiviati in fase istruttoria – comprendono spesso, oltre a denunce e verbali di interrogatorio, copia di documenti relativi alle violenze su civili e partigiani redatti delle stesse autorità della Repubblica sociale italiana.