80 anni fa cambia il corso della nostra storia. Motivo per cui Istoreco ha toccato con una passeggiata guidata i luoghi del luglio 1943: la manifestazione gioiosa del 26 luglio 1943 che ottiene la liberazione dei prigionieri politici dal locale carcere San Tommaso e la manifestazione impedita con l’uccisione di 9 lavoratori davanti alle Reggiane ad opera dei bersaglieri il 28 luglio.

Rimane da sottolineare la data in mezzo, cioè il 27 luglio, giornata dell’ormai famoso pranzo con pastasciutta in piazza, organizzato dalla famiglia Cervi.

Dalla testimonianza di Eletta Bigi, nata nel 1925 a Campegine, raccolta il 31 agosto 2012 da Luciana Cervi, Gemma Bigi, Annalisa Govi e Matthias Durchfeld sappiamo che:

“Il 25 luglio era caduto il “duce”. I Cervi non avevano la radio, non avevano nemmeno la luce elettrica per farla andare. Ma la gente andava in giro, c’era tanto entusiasmo. Così Aldo è andato a Reggio Emilia, al suo ritorno Gelindo diceva: ‘Anche qua bisogna fare qualcosa’. Ha contattato il fornaio Amadeo Rapacchi di Casa Cocconi che faceva anche la pasta. Abbiamo portato 170 chili da impastare: 100 chili hanno dato i Cervi dei “Campi Rossi”, 50 chili i Cervi del “Tagliavino” e 20 chili i Bigi di Vicolo Parigi.

Rapacchi aveva le macchine per fare il pastaio. E poi era antifascista anche lui. La pasta veniva fuori dagli stampi, faceva i maccheroni. Che poi dovevano asciugare, però usava degli attrezzi per stendere e aveva i forni per asciugare. La pasta cruda è stata portata nei sacchi, sul carretto del latte, alla latteria di Caprara, per bollirla nelle caldaie e un po’ di pasta è stata portata anche alla latteria di Campegine. Sotto le caldaie con la legna si faceva il fuoco. E io c’ero a grattugiare il formaggio.

La pasta cotta è stata messa nei bidoni del latte e condita solo con il burro e il formaggio. Avevamo una biga con il cavallo guidato da Gelindo, così siamo andati in piazza. Sotto i platani, fra Comune e il cimitero. C’era il sole. C’era il pozzo in piazza, la fontanella, abbiamo bevuto solo acqua, niente vino. E niente pane, niente dolce, la pasta e basta.”

Due giorni fa, il 27 luglio 2023 la passeggiata guidata si è conclusa con un aperitivo offerto da Istoreco a tutti i presenti, brindando alla pastasciutta antifascista storica.

 

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