Domenica 15 ottobre in sinagoga Eli Tauber, dell’associazione Haggadah di Sarajevo, ha parlato del salvataggio dell’Haggadah di Sarajevo, in una delle iniziative del festival Balkanika a cui partecipiamo.

La Haggadah è il testo che commenta l’episodio biblico della schiavitù degli ebrei in Egitto e della loro liberazione. Questo libro viene letto in una cerimonia a carattere prevalentemente familiare, il Seder, che si svolge nelle prime due sere della Pasqua ebraica. La Haggadah di Sarajevo è un manoscritto illustrato con miniature in rame e oro. È diventata un simbolo della città di Sarajevo.

Originariamente realizzata a Barcellona intorno al 1350 portata in territorio ottomano dagli ebrei cacciati dalla Spagna nel 1492 ai tempi dell’Inquisizione.
È conservata presso il Museo Nazionale della Bosnia ed Erzegovina a Sarajevo, dove è esposta permanentemente.

I nazisti cercarono di prenderne possesso durante la Seconda Guerra Mondiale, ma Dervis Korkut, bibliotecario musulmano del Museo Nazionale di Sarajevo, dove era custodito il prezioso volume, riuscì a nasconderlo in una moschea, dove rimase fino alla fine della Guerra.