Sabato 3 febbraio 2024 alle 10.30 si terranno le commemorazioni per ricordare il 79° anniversario dell’eccidio di Porta Brennone a Reggio Emilia. Nelle prime ore del 3 febbraio 1945 all’angolo tra corso Garibaldi e via Porta Brennone. Quattro giovani partigiani, Sante Lusuardi, Dino Turci, Cristoforo Carabillò e Vittorio Tognoli, furono fucilati dai fascisti, dopo atroci torture.

Alla cerimonia prenderanno la parola la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia Elena Carletti e i rappresentanti dell’Anpi. Parteciperanno rappresentanti dei Comuni di Reggio Emilia, Cavriago, Scandiano e Correggio.

Alle 10.45, gli studenti della scuola media Lepido metteranno in scena una drammatizzazione a ricordo dell’evento.

A seguire, alle 11.15, verrà reso omaggio alla lapide di Angelo Zanti posta a lato della Caserma Zucchi, a 79 anni dalla sua fucilazione. Interverrà il vicesindaco di Cavriago Matteo Franzoni.

LA VICENDA

Il 3 febbraio del 1945 i cadaveri dei quattro giovani partigiani, a piedi nudi e mani ancora legate con fil di ferro, vennero lasciati al margine della strada per alcuni giorni, con il divieto di rimuoverli e di darvi sepoltura, quale monito alla popolazione civile a non collaborare con la Resistenza.

Due erano correggesi, Sante Lusuardi e Dino Turci, di 21 e 22 anni. Il terzo, Cristoforo Carabillò di Castelbuono (Palermo) dove era nato nel 1917. Sottotenente dei bersaglieri nella caserma Reverberi, a Scandiano, era diventato amico e collaboratore del quarto ucciso, Vittorio Tognoli, 24 anni, studente universitario di Scandiano.

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