Si è tenuta nella mattina di sabato 20 novembre la commemorazione della Strage di Legoreccio, avvenuta il 17 novembre 1944.

La repressione antipartigiana dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 tocca il culmine della crudeltà con la strage di Legoreccio del 17 novembre 1944 , nella quale vengono uccisi 24 giovani . Il distaccamento  Cervi della 144a Brigata Garibaldi viene sorpreso dai tedeschi su indicazione  di una spia fascista. Ha luogo un breve scontro ma per evitare ritorsioni sui civili, i partigiani si arrendono. Essi confidano, infatti, nell’accordo  stipulato con le autorità nazifasciste il 31 ottobre , che avrebbe riconosciuto loro lo status di prigionieri di guerra in caso di cattura. Dopo essersi consegnati i partigiani si accorgono di essere stati ingannati. Diciotto di loro vengono passati per le armi sul posto mentre gli altri vengono condotti a Ciano d’Enza e trucidati. Alla fine si conteranno 24 vittime tra i partigiani.

Dopo la deposizione della corona d’alloro, la benedizione del monumento ai caduti e i saluti del sindaco di Vetto Fabio Ruffini, hanno preso la parola:

  • Nadia Costi – Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “L. Ariosto” di Ventasso e Vetto
  • Arturo Bertoldi– Presidente Istoreco Reggio Emilia
  • Ermete Fiaccadori – Presidente ANPI Reggio Emilia
  • Stefania Bondavalli – Consigliera Regionale Emilia-Romagna

Nel prosieguo, i ragazzi della scuola media di Vetto hanno presentato le loro rielaborazioni e le loro riflessioni sull’evento alle autorità e a tutti i presenti.