Si parla della Shoah e degli altri Olocausti perpetrati dai nazisti e dai loro alleati all’inizio degli anni ’40, nell’iniziativa pubblica promossa dall’associazione Talea – Amici del Giro del Cielo di venerdì 28 gennaio agli Orti Spallanzani, in occasione del Giorno della Memoria. L’appuntamento è alle 20.30 al centro sociale degli Orti Spallanzani in via Toscanini 20, nella zona Est cittadina a cavallo fra la Pappagnocca e il Villaggio Stranieri.

“A forza di essere vento” vedrà come relatore Adriano Arati, giornalista e referente dell’area comunicazione dell’istituto storico reggiano Istoreco. La partecipazione è gratuita, sarà richiesto il Green Pass all’ingresso, nel corso della serata sarà attivo il servizio bar all’interno del centro sociale. Al centro del programma, un approfondimento sui genocidi e sugli stermini sistematici pianificati e portati avanti dal nazismo contro le razze e le categorie considerate “inferiori”: il popolo ebraico come quello nomade (gitani, rom, sinti), gli omosessuali e i disabili, al centro di un programma interno di eugenetica che condusse alla morte di oltre trecentomila tedeschi “difettosi”. Colpisce, in tutte queste stragi, l’impressionante capacità organizzativa e logistica messa in campo dal regime nazista, capace di sfruttare al meglio i miglioramenti della tecnologia per meccanizzare l’uccisione e lo sfruttamento, anche dopo la morte, di milioni di persone in tutta Europa.

Il titolo arriva da “Khorakhanè (A forza di essere vento)”, bellissima canzone di Fabrizio De Andrè contenuta nel suo ultimo disco, “Anime salve”, e dedicata al porrajmos, lo sterminio delle popolazioni nomade che da millenni abitavano il centro del continente.