80 anni fa…

Il 13 aprile 1945 è stata una giornata molto importante in vista della Liberazione di Reggio Emilia, una giornata che venne definita “pre-insurrezionale”, una sorta di prova generale per quello che sarebbe effettivamente accaduto pochi giorni dopo.

In città molte donne, organizzate dai Gruppi di Difesa della Donna, manifestarono davanti alla prefettura contro l’occupazione nazifascista.

Quel giorno, in tutta la provincia, quattro partigiani vennero uccisi, tre in combattimento ed uno per le torture subite a Villa Cucchi.

Anche dieci civili perdettero la vita, alcuni durante azioni di bombardamento, altri assassinati dai nazifascisti.

Fra questi ricordiamo la figura di Vittorio Bulgarelli, nato a Correggio il 24/9/1883 e operaio alle Reggiane. Seppur non partigiano era un convinto antifascista e per questo venne preso di mira dalle camicie nere che lo prelevarono dalla propria abitazione a Santa Croce, lo uccisero e lasciarono la salma davanti all’ingresso dell’officina come monito per chiunque vi passasse davanti.

Nel dopoguerra una via nel quartiere di Santa Croce è stata intitolata a lui ed una lapide lo ricorda ancora oggi in viale Ramazzini in quella che oggi è la sede del Cepam, un tempo residenza privata del direttore delle Reggiane.