“Le origini del fascismo in Emilia-Romagna” il 22 aprile a Reggio

Naturale raccordo di ambienti distanti, luogo di passaggio obbligato per chiunque voglia attraversare la penisola, l’Emilia-Romagna ebbe un ruolo fondamentale nelle vicende della crisi dello Stato liberale: fu infatti il suo controllo, affermato attraverso il dispiegamento di una violenza cieca e fin lì inedita, a consentire al fascismo di ergersi a fenomeno nazionale. Quale ruolo ebbero i momenti elettorali dell’autunno 1920? Come si esercitò la fondamentale leva della violenza? A questi e ad altri interrogativi si cercherà risposta in occasione della presentazione del libro di Andrea Baravelli “Le origini del fascismo in Emilia-Romagna”. Gli interventi dello storico inglese John Foot, autore de “Gli anni neri. Ascesa e caduta del fascismo” e di Fabrizio Solieri, che tratterà invece il caso specifico di Reggio Emilia, contribuiranno ad accendere una nuova luce sul fenomeno che ha segnato la storia del nostro Paese. Coordina Mirco Carrattieri.

 

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