Venerdì 24 gennaio 2020, alle 9 al teatro Valli di Reggio Emilia, è in programma l’incontro con Ernst Grube, rivolto a tutte le classi che prenderanno poi parte al Viaggio della Berlino a Berlino

Ernst Grube

Nasce nel 1932 a Monaco di Baviera, da bambino viene classificato dai nazisti come “mezzo-ebreo” perché la madre è di origine ebraica. Con l’arrivo delle leggi razziste non viene subito arrestato, perché suo padre si rifiuta di divorziare dalla moglie ebrea. Viene però tolto ai genitori e deve vivere in un orfanatrofio, portando la stella gialla cucita sui vestiti. Nel febbraio 1945, a 12 anni, viene deportato a Terezin, quando i treni per Auschwitz vennero interrotti dopo la liberazione del campo. Dopo mesi di prigionia, riesce a tornare in Germania, dal padre. Fra i tanti ragazzi ebrei con cui ha vissuto in un istituto nel periodo della guerra, solo tre sono i sopravvissuti, Grube, il fratello e la sorella. E della numerosa famiglia ebraica della madre, nessun parente è tornato dalla deportazione all’Est, tutti morti nei campi della Polonia.

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