Il 2 giugno 2020 l’ISGREC compirà 27 anni. L’istituto è già entrato, a pieno titolo, nella storia della cultura di Grosseto e del suo territorio. Con un bilancio importante di attività ed un ruolo proattivo di ricerca, formazione e disseminazione.

Adesso l’Istituto è a rischio chiusura, se non sarà trovata una sede adeguata per portare avanti le attività. Infatti, a seguito di esposto anonimo, l’attuale sede è stata dichiarata inagibile dalla Provincia di Grosseto. Alla stessa amministrazione è stato chiesto un intervento per rendere agibile la sede o per trovarne una alternativa. Ma ad oggi non è dato sapere se le Istituzioni locali hanno intenzione di confermare il proprio impegno e dare all’ISGREC una nuova casa.  L’ISGREC ha una missione multifunzionale: attività e iniziative culturali, progettazione di ricerca storico-sociale e di formazione scolastica; interazione nelle politiche culturali di cui beneficiano le Istituzioni locali; servizio bibliotecario e formazione per studenti e docenti attraverso corsi di aggiornamento e laboratori; servizio civile regionale.

Senza una sede adeguata tale missione andrà a morire. Le attività e i progetti realizzati (www.isgrec.it) toccano infatti funzioni sociali di formazione, aggiornamento e formazione continua, reclutamento e valorizzazione dei ricercatori. Verrà meno il servizio alla cittadinanza della biblioteca, che con i suoi 20.000 volumi, è la seconda di Grosseto, aperta al pubblico 40 ore a settimana. Sarà dissolto un archivio che consta di oltre 20 fondi. Sarà impossibile la consultazione dei tanti materiali multimediali prodotti. Per non parlare delle impossibilità di celebrare decine di eventi già in programma.

Riteniamo che le amministrazioni territoriali non possano permettersi di perdere un soggetto culturale integrato in reti locali, regionali, nazionali e europee, conosciuto a livello internazionale. L’Istituto è associato all’Istituto nazionale «Ferruccio Parri» di Milano e fa parte della Rete toscana degli istituti per la Resistenza e per l’età contemporanea – sette istituti, ognuno di essi collocati in sedi messe loro a disposizione dagli enti locali – e dell’«European Observatory on memories».

Una nuova sede che accolga i 600 metri lineari di materiale archivistico e bibliotecario è la condizione per portare avanti le attività, per garantire che non vengano interrotti i servizi alla cittadinanza e per salvaguardare il patrimonio di risorse umane dell’ISGREC: insegnanti, ricercatori, tirocinanti, volontari in servizio civile regionale, collaboratori.
Una realtà che Grosseto non può permettersi di perdere.

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