Sabato 17 febbraio al Centro Culturale Mavarta inaugurazione della mostra “Sant’Ilario d’Enza e la Grande Guerra”. Un itinerario didattico-divulgativo sulla vita della comunità di Sant’Ilario tra il 1914 e il 1919, ricchissimo di immagini e documenti. Nel corso dell’evento sarà presentato anche l’omonimo volume curato da curato da Carlo Perucchetti e Rodolfo Marchiani. Il progetto, che prevede fino al 30 marzo incontri, concerti e proiezioni, è realizzato da Amministrazione Comunale e Centri Studi Musica e Grande Guerra con il supporto di associazioni locali e provinciali.

Nel corso della Prima Guerra Mondiale ognuno delle migliaia di Comuni che componevano lo stato italiano fu “mobilitato”: tanti partirono per il fronte, quelli che restavano si adattarono a una nuova forma di quotidianità. Una tappa fondamentale nella “costruzione” dell’unità degli italiani che ha lasciato segni duraturi anche dopo il termine del conflitto. In questa originale ricerca essa viene esplorata attraverso la storia di un piccolo Comune emiliano con immagini del paese di allora, dei soldati e delle loro famiglie, testimonianze scritte e in video, documenti, lettere, canti: un punto di vista allo stesso tempo particolare e universale. 107 giovani santilariesi e calernesi chiamati alle armi morirono durante la prima guerra mondiale tra il 1915 e il 1918… le scuole elementari e le case operaie accolsero militari di passaggio… scuole, canonica di S. Eulalia e la corte Spalletti vennero trasformati in ospedali militari per accogliere soldati feriti… parteciparono al conflitto più di 800 cittadini… dal 1916 al 1918 arrivarono a S. Ilario e Calerno 393 profughi dalle zone di confine… in quegli anni venne costruito il campanile della chiesa del capoluogo…

Il libro.

Questo e molto altro viene spiegato nel libro «Sant’Ilario e la Grande Guerra» che verrà presentato il 17 febbraio prossimo al Centro Mavarta; un volume, frutto di pazienti ricerche, che rappresenta una vera e propria miniera di informazioni a livello locale su uno dei periodi più drammatici della storia del Novecento. Il volume, curato da Carlo Perucchetti e Rodolfo Marchiani, contiene i documenti trovati nell’archivio comunale, le testimonianze di figli e nipoti dei soldati, le fotografie dei militari, le lettere giunte a casa dal fronte, gli elenchi dei soldati, quelli dei caduti, i canti ritrovati, ecc. Tutte le famiglie storiche santilariesi e calernesi ritroveranno nelle sue pagine, accanto a quella collettiva, anche una parte della propria storia familiare.

La mostra.

Nella stessa giornata del 17 febbraio avrà luogo l’inaugurazione, sempre al Mavarta, della mostra «Sant’Ilario e la Grande Guerra». Si tratta di un itinerario didattico-divulgativo sulla vita della comunità di Sant’Ilario tra il 1914 e il 1919, ricchissimo di immagini e documenti, rivolto a tutti e in particolare alle scuole del territorio che hanno già avuto la possibilità negli anni scorsi di approfondire alcuni aspetti del primo conflitto mondiale in occasione delle mostre tematiche sulla prigionia e sulla trincea.
Orari di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì ore 15-19 e nel corso delle altre iniziative in programma.

Le altre iniziative in programma.

Il calendario prevede due concerti, uno al Mavarta il 25 febbraio e l’altro a Calerno il 25 marzo, che proporranno i repertori di songs e cori inerenti la Grande Guerra e provenienti dai paesi europei e dagli Stati Uniti. Il 3 marzo in Biblioteca avrà luogo la presentazione del video “Graffiti nella memoria. Interviste ai santilariesi”, realizzato da Monica Acerbi, e i canti dei soldati rimasti nella memoria dei cittadini e documentati nella ricerca in Val d’Enza che ha avuto luogo tra il 1992 e il 2000.
Infine il 23 marzo al Centro Mavarta è previsto l’incontro con lo storico Lucio Fabi che approfondisce un argomento poco conosciuto – quello del ruolo degli animali durante il conflitto – attraverso la presentazione del suo libro “Il bravo soldato mulo. Storie di uomini e di animali nella Grande Guerra”.

Sant’Ilario d’Enza e la Grande Guerra è un progetto del Comune di Sant’Ilario d’Enza e del Centro Studi Musica e Grande Guerra realizzato con la collaborazione di Istoreco Reggio Emilia, Museo “Il Nemico era Come Noi” (Bibbiano), ass. Il Paese che Canta, Corpo Filarmonico di S.Ilario, Gruppo Storico-Archeologico della Val d’Enza, ANPI Sant’Ilario d’Enza, Avis Calerno, Auser Sant’Ilario d’Enza e il sostegno di Cassa Padana.

Scarica il volantino

per informazioni:
Alberto Zanetti 0522 902861 – centroculturale@mavarta.it
Carlo Perucchetti 3470572693 – carlo.perucchetti50@gmail.com