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Abstract
Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo milioni di italiani sbarcarono negli Stati Uniti in cerca di fortuna e di una nuova vita. Se il tema dell’emigrazione italiana in Nord-America è ben noto al panorama culturale italiano, meno conosciuto è l’impegno politico, sociale e sindacale degli italiani negli U.S.A. Infatti alcuni migranti portarono con sé, oltre l’Atlantico, un bagaglio carico di esperienze di lotte sociali e militanza politica. È il caso di diversi esuli socialisti che, costretti a fuggire dall’Italia sul finire del XIX secolo, trovarono nelle Little Italy un nuovo ambiente dove continuare le proprie battaglie, riuscendo a coinvolgere migliaia di lavoratori italiani e non solo. Il saggio apre con una sintesi sul contesto storico di riferimento e sul movimento socialista italiano negli Stati Uniti, per poi concentrarsi sul percorso politico di due socialisti reggiani emigrati negli USA nel 1893: Amadio Mori e Gioacchino Artoni, detto il “Prampolini d’America”. Entrambi nativi di Gualtieri (RE), trapiantarono in Pennsylvania prassi e metodi d’azione politica del paese d’origine; ne sono un esempio la fondazione a Latrobe (PA) del “Camillo Prampolini”, primo circolo socialista italiano negli Stati Uniti, la creazione del settimanale “Il Proletario”, le case del popolo e le diverse esperienze cooperative di cui si fecero promotori. Il saggio utilizza fonti originali e la storiografia sull’argomento per riportare alla luce queste due figure protagoniste e il contributo reggiano al socialismo italiano negli Stati Uniti.