Per le vicende pandemiche, il fascicolo n.129 della rivista di Istoreco sarebbe dovuto uscire in coincidenza con il 25 aprile 2020, 75° anniversario della Liberazione.
Così non è stato, ma nulla è perduto e chi avrà sotto gli occhi l’ultimo fascicolo di RS e ama la musica e la sua storia, il saggio di Azio Sezzi, “La Resistenza “leggera”. Venti canzoni raccontano la guerra di Liberazione” soddisferà questo interesse da un particolare punto di vista. «La nostra attenzione – scrive l’autore – si rivolge a brani che hanno per contenuto (o richiamano) la Resistenza scritti o interpretati da solisti o gruppi inseriti a tutti gli effetti — al di là del giudizio artistico e dell’“impegno” politico-sociale più o meno dichiarato — nel circuito commerciale, prendendo a riferimento simbolico la partecipazione al Festival di Sanremo e a riferimento oggettivo le classifiche di vendita».
Dall’approccio “pop” ragionato del saggio d’apertura, i lavori successivi, contenuti nella sezione Memorie & Biografie, ci riportano a momenti importanti della nostra vita nazionale.
Il centenario della nascita di Silvio d’Arzo alias Enzo Comparoni, è l’occasione per ricostruire, con il saggio di Alessandra Fontanesi, non solo una tessera della vita della scrittore reggiano, ufficiale del regio esercito, ma anche dell’Italia dell’8 settembre 1943.
Come la ricerca successiva, firmata da Giuseppe Spallino, dedicata a Cristoforo Carabillò, siciliano, che le vicende della guerra conducono a Scandiano (Reggio Emilia) e l’Armistizio da ufficiale dell’esercito lo trasforma in ribelle, scelta che lo porterà alla tragica fine per mano del fascismo repubblicano.
Lo studio di Giuseppe Giovannelli, incentrato sulla vita e la morte del sacerdote partigiano don Giuseppe Iemmi, ucciso da partigiani, mette in luce, invece, gli scontri “ideologici” che hanno percorso tragicamente la Resistenza anche reggiana. Con “Vite in fuga. Famiglie ebree nella morsa nazifascista”, Angiolino Catellani racconta le drammatiche vicende di famiglie ebree che hanno vissuto la persecuzione antisemita in terra reggiana, e in particolare nella Bassa dove hanno trovato, però, rifugio e sostegno.
Note & Rassegne ospita il ricordo, a un anno della scomparsa, di Giannetto Magnanini con i contributi di Vanni Orlandini, Simonetta Gilioli, Ermete Fiaccadori, Antonio Bernardi e Alessandro Carri. Completano la Sezione gli interventi di Lorenzo Capitani, Maria Cervi figlia e madre, Note e riflessioni sul libro di Laura Artioli; di Antonio Mammi, Gruppo di lavoro amici di don Pasquino Borghi; chiude la sezione l’intervista di Glauco Bertani ad Antonio Zambonelli sulla storia di “Reggio 15”.
Continuando a scorrere l’indice incontriamo le Rubriche.
In “Storie di alberi e di uomini”, Ugo Pellini racconta La storia degli alberi di viale Umberto I e non solo.
In “Strade che vai storie che trovi”, Massimo Storchi ci porta alla Reggio a cavallo tra il XIX e il XX secolo, narrando la trasformazione urbanistica compresa tra l’isolato Tacoli a Via del Battaglione Toscano.
In “Cinema & Storia” il nostro collaboratore e critico cinematografico, Salvatore Trapani, ci regala un’appassionata cronaca della settantesima Berlinale, dedicando ampio spazio alla recitazione di Elio Germano, vincitore del premio al miglior attore per il ruolo di Antonio Ligabue nel film di Giorgio Diritti “Volevo nascondermi”. Un’interpretazione intensa e misurata allo stesso tempo in un film che Trapani descrive come “ambizioso nella messa in scena” dove le “…immagini pittoresche e i paesaggi riproposti sono tutti nel solco di una prospettiva che vuole rispecchiare quella soggettiva di Ligabue”. Alla rassegna cinematografica tedesca, Trapani ha colto l’occasione per intervistare Roberto Benigni, interprete di Geppetto nella riduzione cinematografica di Pinocchio firmata da Matteo Garrone. Ancora in tema di cinema e storia Roberto Bortoluzzi ci presenta una scheda sul film “JoJo Rabbit”.
Sigilla il numero una bella lettera del partigiano Giglio Mazzi (Alì).