INDICE

RS 126 ottobre 2018

 

In memoria di Otello Montanari

Antonio Bernardi, Totus politicus, Reminescenza togliattiana in ricordo di O. Montanari  p. 5
«Otello ha vissuto, spesso protagonista, la politica tra passione e contrasti, con sensibilità marcata al mutare dei tempi. Quando la politica, l’impegno personale in essa e per essa, era considerata attività degna, nobile, dell’agire umano…».

Giglio Mazzi “Alì”, In ricordo del compagno di distaccamento Otello Montanari Jack  p. 16

 

1938-2018 Le Leggi Razziali:

Andrea Mainardi, La memoria perturbante  p. 9
«Cracovia. Monumento alle vittime del lager di Plaszow»

Kay Kufeke, Guido Landra, capo dell’Ufficio studi del problema della razza, 1938-39  p. 23
«Emerge che l’orientamento di Landra verso la politica razziale tedesca e in particolare verso l’igiene della razza propugnata da Eugen Fischer e dai suoi allievi lo avesse portato a collaborare con i politici razziali tedeschi ben prima della pubblicazione del “Manifesto”. Proprio questo orientamento verso l’igiene della razza pose Landra anche in forte opposizione rispetto alla tradizione scientifica italiana e gli procurò dei nemici all’interno del partito fascista».

Angiolino Catellani, Nate a Correggio, disperse nel turbine della shoah. p. 49
«C’era anche lei, Camilla Sacerdoti, figlia di Moise e di Ortensia Modena, sul binario 21 della stazione centrale di Milano, quel disumano 30 gennaio 19441. Anch’ella, nata a Correggio il 30 settembre 1887 in una livida alba veniva sospinta, ad urla e percosse, sul convoglio numero 6 in partenza per Auschwitz. Inerme signora cinquantaseienne…».

Recensioni: Cywinski, Non c’è una fine. Trasmettere la memoria di Auschwitz (af); Bannister, Il mio diario segreto dell’Olocausto (cp), Delmonte, Chiedilo al vento (gg)  p. 58

Ricerche

Marco Marzi: In soccorso dei figli del nemico  p. 66
«I novantotto bimbi giunsero alla stazione di Reggio il pomeriggio del 1° gennaio 1920, dove furono accolti da una folla numerosa di cittadini. Dopo essere stati condotti a villa Levi, furono sottoposti ai necessari controlli medici e poterono partecipare a una festa organizzata dalla federazione provinciale socialista».

Chiara Torcianti, Livio Garavaldi, La Croce Rossa e i soldati dispersi in Russia  p. 88
«Questo articolo illustra i primi risultati della consultazione e sommaria schedatura di documenti d’archivio del Comitato della Croce Rossa Italiana (d’ora innanzi: CRI) di Reggio Emilia, risalenti al periodo 1945-1963. Di particolare interesse sono risultate, ad una prima analisi, quelle carte relative alle ricerche di informazioni sulla sorte di centoquindici militari reggiani morti e dispersi durante la Seconda guerra mondiale, centotredici dei quali nel corso della campagna di Russia».

Storie dal Sessantotto

Elio Cadoppi, L’occupazione dell’ipsia di Reggio Emilia, dicembre 1968 p. 110
«Per raccontare i dodici giorni dell’occupazione dell’IPSIA (Istituto forma del diario giornaliero, introdotto da alcune note e con commento finale. Questa modalità mi è sembrata la più idonea per rendere in modo significativo l’intensità e l’incalzare degli eventi, compresi alcuni successivi alla fine dell’occupazione».

Memorie e Biografie

Roberto Bortoluzzi, Redi Halimi, «Venite voi contro i greci», la guerra nel Diario del ten. Ireno Serri p. 132
«Ireno Serri (1901-1981) nacque a Casina (Reggio Emilia) da una famiglia benestante. Ottenuto il diploma di geometra, nel 1922 assolse gli obblighi di leva presso il VI Battaglione del Genio Zappatori di Lucca dove frequentò il corso ufficiali. Ritornato alla vita civile, si iscrisse al corso di laurea in Farmacia all’Università di Modena e, conclusi gli studi, esercitò la sua professione nel paese natale».

Gugliemo Morini, Virgilio Artioli, un maestro della fotografia p. 150

«Raccontare la vita di un notissimo fotografo reggiano del secolo scorso è anche riscoprire strumenti e tecniche completamente abbandonati, testimonianze di capacità manuali e intellettuali vissute su quel confine incerto che c’è tra arte e alto artigianato. Le informazioni di questo articolo provengono tutte da fonti orali: raccontate dal signor Luciano Barbin, uno degli stampatori storici della ditta Artioli, o dal signor Virgilio stesso quando sedevamo fianco a fianco a lavorare nei tavoli da ritocco. Sono stato, infatti, suo dipendente…»

Mario Frigieri, Quella ragazza era una staffetta p. 161
«Un mattino dei primi giorni di ottobre la nipote delle nostre vicine di casa, le sorelle Farri, Zita Jemmi, venne da mia madre e le disse: «Una mia amica, che da un paese vicino al Po viene a far fare della pasta dai Ragni, cerca una famiglia che la possa ospitare la notte onde possa tornare a casa il giorno dopo con la pasta essiccata». Mia madre si disse disponibile ad ospitare l’amica di Zita. Zita tornò poco dopo con una ragazza».

Andrea Montanari, Fortunato Nevicati, 1895-1936. Vita di un sovversivo p. 166
«La vita di Nevicati, racchiusa in un breve volgere di anni, travagliata e avventurosa, segnata dalle sofferenze, dalle persecuzioni, dalle lotte e dalla morte in terra straniera, potrebbe lasciare spazio per una dilatazione mitica del personaggio, per accentuazioni di stampo romanzesco…».

Note e Rassegne

Simonetta Gilioli, Vite di confine: Boris Pahor  p. 172
«Perché Boris Pahor? Intanto perché un Istituto storico che cura la preparazione ad un viaggio in un luogo di memoria deve prendere in esame il processo e le ragioni che hanno determinato ciò che si andrà a visitare e ci è sembrato che la vita di Boris Pahor sia decisamente emblematica. La vicenda di Pahor è infatti drammaticamente connessa al tema del confine, argomento del nostro viaggio…».

 Rubriche

Storie di alberi e di uomini

Ugo Pellini, La grande quercia del campo di prigionia di Carlo Porta  p. 182
«È legato alla presenza di un particolare albero un episodio significativo della vita di Carlo Porta, perseguitato politico, Internato militare italiano (IMI) e presidente provinciale dell’ANPPIA, del quale proprio quest’anno ricorre il centenario della nascita (era nato il 5 maggio 1918). Quando nel 2003 Porta ritornò nel campo di prigionia…».

 Strade che vai storie che trovi

Toponomastica e storia, a cura di Massimo Storchi – Michele Bellelli,
Toponomastica coloniale di Santa Croce e dintorni p. 187
«Il quartiere di Santa Croce fuori le mura (o Santa Croce “esterna”) è sorto attorno e grazie alle Reggiane nel periodo fra l’inizio del XX secolo e la fine della Seconda guerra mondiale. A fianco del nucleo originale della fabbrica sorse il quartiere del “Cairo”, quattro edifici costruiti per ospitare i primi operai giunti da altre città…».

Cinema e storia

Salvo Trapani, La “perfida Albione” e il decalogo di Christopher Nolan,
Hitler contro Picasso di Claudio Poli p. 202
«“RS” inaugura una rubrica dedicata al cinema e alle sue riletture, sperando di offrire nuove chiavi di analisi e possibili strumenti utili anche alla didattica della Storia».

Lettere al direttore

Mario Frigieri in risposta a Giannetto Magnanini p. 205

Documenti d’Archivio

Gianetto Patacini, Le elezioni del 1948 a Castellarano  p. 208

Recensioni  p. 211

  1. Spreafico, Cristianesimo e intelligenza della storia (cp); F. Piccinini, La guerra ci passava sopra (az); L. Capitani, Gli alberi narrano. Storia e botanica del verde a Reggio Emilia (up);); G. Caroli, Maria Bertolini Del Rio (af); P. Ghirelli, Radici (cp); M. Flores, La forza del mito: La rivoluzione russa e il miraggio del socialismo (gb); G. Bertacchi, Prediche inutili (ms); M. Bergamaschi, I sindacati autonomi in Italia, 1944-1968 (mb); F. Abati, Il sentiero del traditore (gg);