Lunedì scorso è morto in un incidente stradale l’avvocato Paolo Pantani, 90enne stimatissima figura cittadina, partigiano, testimone. Con Istoreco ha collaborato per parlare della sua esperienza partigiana, ha partecipato a manifestazioni sociali, ai Viaggi della Memoria e pochi anni fa ha fornito i suoi ricordi per costruire le identità di alcune delle prime pietre d’inciampo posate a Reggio.

Ecco qui un pensiero di Massimo Storchi:

Un saluto e un “grazie” al partigiano “Socrate”

Paolo Pantani ci ha lasciati in modo drammatico ed improvviso, Istoreco perde un amico, un collaboratore, un testimone. Per anni le sue visite in Istituto erano un momento non solo per recuperare una memoria storica nitida e precisa ma anche per avviare discussioni e riflessioni dove la sua profonda cultura si accompagnava all’ironia intelligente, alla capacità di analizzare e di vedere le cose in prospettiva.

Partigiano a 17 anni, col significativo nome di battaglia di “Socrate”, era passato dalle aule del Liceo alle strade della collina e della montagna, dalla sua passione per la recitazione (a fianco di Romolo Valli) all’impegno più rischioso nello scontro armato di Cadiroggio. Poi la sua vita professionale come uomo di legge e di giustizia.

Per i ricercatori e gli studiosi “Socrate” era una fonte inesauribile, una enciclopedia di “reggianità”, nel suo saper ricostruire vicende, persone, famiglie, figure di oltre mezzo secolo di storia.

Lo ricordiamo insieme a noi nel “Viaggi della Memoria”, ad Auschwitz, Monaco. A Berlino nel 2003, insieme all’amico Carlo Porta (antifascista e deportato), unirsi al corteo degli studenti che protestavano contro l’invasione dell’Iraq. Giovani di 50 anni prima con i giovani di allora.

Un saluto e un grande “grazie” al partigiano “Socrate”.