Mercoledì 26 aprile, all’interno della sala della Biblioteca “Ettore Borghi”, verrà proiettato il documentario “Era tutto molto naturale. Partigiani della Brigata Italia nella resistenza modenese”, di Giulia Bondi.

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“Non era un lavoro da eroine, capito? Era una cosa che veniva spontanea, perché ce n’era bisogno. Ma non è che ci sentissimo delle salvatrici della patria, ecco”.

8 settembre 1943 – 22 aprile 1945. Venti mesi di lotta clandestina, sofferenza e amicizia, con al collo un fazzoletto tricolore. Sei partigiani della Brigata Italia, alcuni dei quali protagonisti della Repubblica di Montefiorino, raccontano settant’anni dopo la loro Resistenza.

Molti di loro provengono dall’associazione modenese di Azione cattolica detta “Paradisino” e le loro prime idee antifasciste nascono dagli insegnamenti di don Marino Bergonzini. Altri sono amici d’infanzia nello stesso paese, Magreta, allora centro contadino disteso lungo il fiume Secchia. Altri ancora si conoscono in montagna, entrano nel battaglione “Claudio” guidato da Ermanno Gorrieri e stringono amicizie destinate a durare anni. Altri combattono in pianura, nella clandestinità, e alcuni non riusciranno a vedere il giorno della Liberazione.

Luigi Paganelli, Gabriele Amorth, Luciano e Nivarda Busani, Giuseppe Fogliani e Ivo Silingardi, rievocano nel documentario quella stagione di impegno, insieme a Gina Rossi, all’epoca giovane ragazza di Strinati, una borgata dell’Appennino reggiano nella cui casa vissero a lungo i “ribelli”, e a Giuliana Gorrieri, sorella del loro comandante “Claudio”. Alle loro memorie, a tratti sofferte, a tratti scanzonate, si affiancano le analisi degli storici Mirco Carrattieri e Claudio Silingardi.

Sostenuto dall’associazione partigiana Alpi con un crowdfunding che ha coinvolto oltre 40 produttori dal basso, il documentario si è avvalso di un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena nell’ambito del progetto “70 anni liberi” promosso dall’Istituto storico di Modena. Contiene l’ultima intervista a don Ivo Silingardi, nel dopoguerra fondatore di numerose attività sociali nel territorio di Carpi, scomparso nella primavera 2016 all’età di 95 anni.

Al termine della proiezione seguiranno gli interventi della regista Giulia Bondi e di Massimo Storchi, storico di Istoreco.

Ecco il trailer del documentario: