Il libro raccogliere i 21 racconti biografici che hanno supportato il progetto multimediale “Perché i vivi non ricordano gli occhi di” che per tre anni, dal 2010 al 2012, ha accompagnato l’iniziativa di Istoreco “Viaggi della Memoria”, iniziativa che con cadenza annuale porta gli studenti delle scuole superiori reggiane in visita nei luoghi della dominazione nazista, come Auschwitz, Berlino e Praga.

Molti reggiani ricorderanno lo striscione presente presso Porta Santo Stefano riportante ogni settimana un nome diverso. Il richiamo era ad un sito, www.gliocchidi.it, ancora attivo, dove venivano pubblicate i nuovi racconti, scritti da Arturo Bertoldi, assieme ad una serie di note biografiche.
Quella di Santo Stefano era una “lapide temporanea”, creata per ricordare le biografie di persone sconosciute o dimenticate, vittime della violenza e della guerra; persone che hanno lottato, si sono impegnate e si sono confrontate con situazioni lavorative durissime, oltre che con la guerra. Biografie e storie che spesso non risultano nei libri della grande Storia. Persone di cui oggi si è quasi persa la memoria.

Durante i tre anni le biografie presenti prima solo nelle pagine web del progetto sono migrate nella città trovando ospitalità sui tavoli del bar-trattoria del Teatro Ariosto “Il Sipario”, dove dei piccoli “menù” hanno riproposto la storia della persona citata alla rotonda di Santo Stefano o diventando brani letti durante iniziative pubbliche o visite di gruppi di giovani stranieri.

Alla base di tutto il progetto il lavoro di tante persone : dagli studenti che nei loro laboratori hanno concorso a scegliere le storie da raccontare ai docenti che hanno supportato l’impegno dei ragazzi, dallo staff di Istoreco a chi le storie le ha raccontate o ha dato loro una veste grafica. Un progetto che oggi è un libro in tre lingue (italiano, inglese e tedesco) edito da Istoreco.