Veniamo da settimane difficili che hanno paralizzato la vita civile in Europa e nel mondo. L’adozione di inedite politiche di lockdown ha determinato l’arresto generalizzato dell’economia, dei trasporti, della cultura e del turismo. In tutti i paesi investiti dall’emergenza epidemica, il sistema museale, nella sua costellazione di grandi e piccoli musei, è andato in estrema sofferenza per lo stop delle attività e si prevede che sarà chiamato a fronteggiare difficoltà non comuni per avviarsi ad una sia pur lenta ripresa.
È in questo quadro che la European Route of Industrial Heritage (ERIH) ha trasmesso ai propri associati un numero speciale della sua Newsletter (April 2020) dedicata agli effetti del corona virus a cui ha preso parte anche il direttore del Polo Archivistico Massimo Storchi.

L’obiettivo è stato quello di stimolare idee su come affrontare questo shutdown e di come fornire ai propri associati, attraverso il reciproco apprendimento dalle idee altrui, possibili strategie per mantenere e sviluppare un rapporto stabile col pubblico potenziale, a dispetto della momentanea chiusura dell’accesso ai siti.

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