«E’ così che sopraggiunge il disastro: io sono l’unico testimone ancora vivo, ma devo dire la verità. Contrariamente all’opinione dei nazionalsocialisti secondo i quali gli Ebrei formavano un gruppo altamente organizzato, la realtà terrificante è che non avevano, invece, nessuna organizzazione, di nessun genere. La massa del popolo ebraico fu completamente presa alla sprovvista. Non sapevano assolutamente che cosa fare; non avevano nè direttive nè parole d’ordine che indicassero loro come dovevano agire. Sta qui la più grande menzogna riguardo all’antisemitismo, perchè contraddice l’affermazione secondo la quale gli Ebrei cospiravano per dominare il mondo e che erano incredibilmente organizzati. In realtà non erano organizzati per niente. Mai fino a quel momento, un popolo era stato condotto alla distruzione in una incoscienza così completa. Non c’era nessuna preparazione». (Raul Hilberg, La distruzione degli Ebrei d’Europa)

a – Già da inizio sec. XIX, oltre alla scuola elementare, funziona anche un ginnasio ebraico.
L’istruzione impartita è anche «profana».
Salvatore Sanguinetti compare davanti all’«Accademia» (sorta di tribunale rabbinico), composta da Israel Biniamin Bassani, Isaia Carmi e Abram Fontanella impegnandosi a sposare Sara Urbini, da lui «conosciuta carnalmente».

b – Frontespizio del copialettere dell’ospedale israelitico. Ebbe sede in angolo tra via San Rocco e porzione nord di via Monzermone.

c – «Notta» dell’aprile 1762 relativa agli ebrei poveri ospitati e assistiti dalla Comunità di Reggio.