La guerra di massa coinvolge direttamente almeno due famiglie su tre. Anche nel reggiano la maggior parte degli uomini nati nell’ultimo quarto di secolo viene richiamata, compresi i militari di terza categoria e i revisionati. I mobilitati sono 43.531, corrispondenti al 13 % della popolazione residente, al 25% di quella maschile, ad oltre il 50% della classe di età dai 18 ai 31 anni. Una interessante statistica della Camera del Lavoro, seppur incompleta e di difficile verificabilità, ci dà l’idea della loro composizione sociale: 23.000 risultano lavoratori della terra (di cui 10.000 proprietari, ma percentualmente sono di più i braccianti), 15.000 operai (soprattutto edili e generici), 2.000 esercenti, 1.500 studenti, 1.300 impiegati. Ci sono eroi famosi e martiri silenziosi; protagonisti della storia reggiana successiva e «militi ignoti»; singole personalità e famiglie intere. Alla Reggio che vive la tensione delle retrovie, si affianca dunque la Reggio al fronte, altrettanto composita e articolata.