In vista dell’80° anniversario della caduta in combattimento l’11 gennaio 1945 di Aldo Dall’Aglio, partigiano e vice comandante della formazione cattolica delle Fiamme Verdi, l’Istituto di formazione superiore Cattaneo/Dall’Aglio di Castelnovo ne’ Monti ha ricordato il partigiano “Italo” con un bel convegno il 17 dicembre scorso. Autorità, docenti e anche Istoreco hanno ricostruito la vita e le scelte di Italo davanti agli studenti e alle studentesse della scuola che porta il suo nome: perché la sua storia è ancora oggi un esempio di umanità e di coerenza a cui attingere. In prossimità del 25 aprile, poi, le classi quinte parteciperanno a una commemorazione alle pendici del Monte Prampa, sul luogo in cui il giovane partigiano venne ucciso.
Aldo Dall’Aglio nacque a Roncocesi, frazione di Reggio Emilia, il 6 novembre 1919. I genitori, insieme a due suoi zii, conducevano un podere di proprietà, che permetteva alla famiglia una vita non agiata ma dignitosa. Alla fine del 1941 frequentò il corso allievi sottufficiali a Salemi, completandolo poi con il corso ufficiali che gli valse il grado di sottotenente di complemento. Destinato in Jugoslavia, visse l’esperienza bellica in un teatro caldo, impegnato nel fronteggiare la guerriglia di liberazione condotta dai partigiani guidati dal comunista Tito. Qui l’8 settembre del 1943 fu colto dall’annuncio dell’armistizio e fece ritorno in Italia con alcuni suoi soldati. Dopo essere entrato in contatto con il movimento resistenziale della pianura, il 19 giugno 1944 salì in montagna e si unì alla 144ª Brigata Garibaldi, che fu impegnata duramente nel fronteggiare l’imponente rastrellamento di luglio. Con la costituzione nel settembre 1944 delle Fiamme Verdi, formazione autonoma di ispirazione cattolica guidata da don Domenico Orlandini «Carlo», si aprirono intense discussioni nei comandi militari e anche all’interno del Cln provinciale. Alcuni garibaldini passarono al neonato raggruppamento. Dall’Aglio con il nome di battaglia di «Italo» si aggregò il 15 dicembre 1944, divenendo ben presto aiutante maggiore e vicecomandante. Il 7 gennaio 1945 i tedeschi lanciarono un’offensiva estesa in tutta la zona appenninica reggiana, per tenere libere le vie di fuga su un’arteria strategica. Il grande rastrellamento fu contrastato dalle formazioni partigiane con numerosi combattimenti. L’11 gennaio, nella battaglia nei pressi del monte Prampa, a Coriano, frazione di Villa Minozzo, Dall’Aglio si fermò per coprire l’arretramento della sua squadra e fu colpito a morte. In suo onore, la 284ª Brigata delle Fiamme Verdi fu intitolata «Italo». Fu decorato con la medaglia d’argento al valor militare con la seguente motivazione: «Aiutante maggiore di Brg. prendeva il comando di un reparto impegnato in difficile combattimento contro rilevanti forze nemiche in azione di rastrellamento. Sfidando le intemperie ed un freddo eccezionale, rimaneva per lunghe ore in delicata postazione, finché in un più violento attacco cadeva colpito immolando la sua vita di purissimo Patriota».