Quando il nazismo e il fascismo iniziarono la loro opera di distruzione degli ebrei d’Europa, mancò una vera protesta, così come mancarono reazioni decise nel dopoguerra quando il tempo iniziò a cancellare le tracce di tante vite brutalmente calpestate.
Per fortuna negli anni ’50 in Italia si mobilitò un piccolo gruppo di idealisti inarrestabili che seppe almeno in parte preservare l’esistenza e la memoria dell’ebraismo italiano attraverso complesse operazioni di salvataggio.
Questo libro vuole raccontarne la storia, ponendo al centro della narrazione l’Aròn ha-Kodesh della sinagoga di Reggio Emilia, l’armadio sacro, custode dei rotoli della Torà.
La sua vita prima della Shoah, il suo salvataggio e il successivo trasferimento sull’altra riva del Mediterraneo, a Haifa in Israele, ci parlano di continuità, di universalità e della capacità umana di non arrendersi davanti all’ingiustizia.


Matthias Durchfeld

Gli ebrei a Reggio Emilia, il dopoguerra e il salvataggio dell’Aròn ha-Kodesh della sinagoga

Casa editrice Giuntina, 154 pag., Firenze 2020, 15 euro

 

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