Sabato 22 aprile torna Quartieri Partigiani, per ricordare e rinnovare la storia della resistenza nascosta nelle pieghe del territorio di Reggio Emilia.

Appuntamento alle 15.30 a Casa Bettola per una camminata nel quartiere con interventi storici, artistici e narrativi, accompagnati dai canti del coro l’Amata Rossa, la musica dell’Orchestrina Instabile e i ritmi del Laboratorio percussioni di Casa Bettola.

Durante il pomeriggio si intrecceranno storie di resistenza solo apparentemente lontane, legate dal filo ross della liberazione e il sogno di una società di liberi e eguali.

Via D’Annunzio diventerà via Srečko Kosovel, per sostituire il nome del poeta che esaltava la guerra, l’eroismo e il superuomo, con il nome di un poeta sloveno da cui una brigata partigiana ha preso il proprio nome in un momento in cui la letteratura era bandita. Nella sua breve vita Kosovel è stato poeta politico che ha resistito all’italianizzazione forzata delle aree miste con parte di popolazione slovena e croata annesse all’Italia nel 1918, ma anche espressionista, dadaista, scrittore satirico e voce del socialismo internazionale, usando forme costruttiviste d’avanguardia.

Verrà messo in evidenza il contributo dei Sinti e dei Rom alla Resistenza attraverso la voce di Morena Pedriali, che racconterà la storia d’amore tra i partigiani Erasma Pevarello e Renato Mastini detto “Zulin” che fu uno dei martiri di Vicenza e la voce di Donatella Ascari del movimento Kethane che ricorderà la storia di Fioravante Lucchesi, il partigiano sinto reggiano, più giovane d’Italia.

Michele Bellelli di Istoreco racconterà del legame tra la lotta nei luoghi di lavoro e la Resistenza partigiana, partendo dallo sciopero per il pane degli apprendisti nelle Reggiane nel marzo 1943 e lo sciopero contro la guerra di luglio dello stess.o anno, per poi ascoltare la voce di chi oggi sciopera sul nostro territorio per un lavoro degno nei magazzini della logistica e della grande distribuzione.

Verrà messo alla luce il ruolo delle donne nella Liberazione e l’eredità che ha lasciato nel femminismo, attraverso la testimonianza di Tiziana Fontanesi che racconterà la vita di Lidia Greci: staffetta partigiana vissuta nel quartiere fino alla sua scomparsa l’anno scoro, che dopo la Liberazione ha dato un contributo importante nella lotta per i diritti delle donne e l’istituzioni dei nidi e le scuole comunali dell’infanzia.

Alla fine Marco Manfredi tradurrà in linguaggio teatrale il concetto di Ur-fascismo coniato da Umberto Eco, insieme alle “Resistenze non raccontate”, accompagnato dalle sperimentazioni sonore e musicali di Calck.

Per finire la giornata Pastasciutta antifascista a Casa Bettola a sostegno del collettivo di fabbrica GKN, per la costruzione della prima fabbrica sostenibile e socialmente integrata d’Italia. La prenotazione è gradita al 331 6403513.