a. Capitoli trascritti dal notaio Ruspaggiari il 23 maggio 1746 dal Libro delle Provvigioni del Senato di Reggio sotto la data del 30 luglio 1413. «Muso fiolo che fu di Luguzo» chiede di poter esercitare il prestito su pegno ad interesse di 6 denari per lira.

b. 1620: il governo ducale impone agli ebrei di portare il «segno» in ossequio alle disposizioni antigiudaiche della Chiesa.

c. 1662: «Gli ebrei – afferma la guida ducale – rappresentano un utile pubblico, dunque non siano molestati».

Si accenna alla «natione spagnola introdotta». E’ del 1652 la convenzione sottoscritta da 16 capifamiglia sefarditi relativa all’insediamento a Reggio di un centinaio di ebrei di origine spagnola e portoghese.

«I primi e più duri nemici di Cristo sono i Giudei i quali perciò senza Re ed esuli dal Regno pagano ancora il fio del commesso Deicidio cacciati dalla loro terra». (Sinodo cattolico della Diocesi di Reggio, 1697)

«Innanzi tutto occorre dissipare un equivoco. La specificità della Shoah non è quantitativa, benchè le perdite inflitte al popolo ebraico siano enormi … La singolarità della Shoah è qualitativa: per la prima volta nella storia si è cercato di eliminare un gruppo umano per ragioni di biologia razziale … Auschwitz non è stato nè il primo nè l’ultimo genocidio nella storia dell’umanità, ma certamente segna una svolta e una rottura in questa catena di violenze. La singolarità di Auschwitz può essere colta soltanto attraverso un procedimento comparativo». (Enzo Traverso, Gli ebrei e la Germania)

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