Il 10 dicembre la Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata 10 dicembre 1948 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite, compie settant’anni. Per celebrare questo anniversario il Comune di Reggio Emilia, insieme al Coordinamento cittadino dei diritti umani, alla Fondazione Mondinsieme e a una trentina di associazioni del territorio, promuove “D come di tutti”, due giorni di iniziative per raccontare l’impegno della comunità locale nel rendere concreti gli articoli della Dichiarazione.

Dal luglio 2015, grazie alla creazione da parte del Comune del Coordinamento cittadino dei diritti umani, iniziative e progetti in materia di diritti promosse da istituzioni, associazioni e gruppi informali si sono rafforzate poiché costruite in una logica di co-progettazione e coordinamento. Ora, a distanza di tre anni, “D come di tutti” vuole restituire alla città questo percorso e testimoniare l’impegno delle tante organizzazioni che promuovono e tutelano i diritti umani, la centralità della persona umana, l’eguaglianza, la non discriminazione, le pari opportunità per tutti e l’inclusione.

“D come di tutti è frutto di un impegno da parte del Coordinamento per i diritti umani che da settembre ha iniziato a lavorare per pensare come celebrare la Dichiarazione universale dei diritti e farla entrare in maniera gentile nella vita della città. Da qui è nata l’idea di una camminata festosa che racconta appunto i diritti – ha detto Serena Foracchia, assessora comunale alla Città internazionale, illustrando il programma delle celebrazioni alla stampa – Il Coordinamento, che si incontra periodicamente per organizzare giornate come quella del Rifugiato, del fanciullo o contro le mutilazioni genitali, sarà al centro della discussione lunedì 10 del Consiglio comunale cittadino. La proposta è quella di renderlo una realtà formalizzata e stabile”.

Alla conferenza di presentazione del 5 dicembre sono intervenuti anche Chiara Greco di Mondinsieme, Gemma Bigi di Istoreco, Bernardino Bonzani del teatro dell’Orsa, Alessandro Patroncini di Casa d’altri, Laura Pedroni di Remida-Fondazione Reggio Children e Lorenzo Capitani della Libera università popolare.

Domenica 9 dicembre alle 15.30 si terrà la “Camminata festosa a tappe per i diritti” che, partendo dall’ex sinagoga di via dell’Aquila, toccherà alcuni luoghi simbolo della storia di Reggio Emilia e delle sue genti, luoghi di valori, conquiste civili e di affermazione dei diritti, come il monumento alla Resistenza o l’ex carcere di San Tommaso. Il percorso si chiuderà al Binario 49 in via Turri dove alle 18 verrà proiettato il docufilm “Un paese di Calabria” alla presenza della produttrice Serena Gramizzi.

Sempre domenica, al mattino la staffetta della Maratona di Reggio sarà dedicata al 70° della Dichiarazione universale dei diritti umani, mentre la camminata benefica “Charity Run” vedrà la partecipazione degli Argonauti guidati dal teatro dell’Orsa lungo il percorso (partenza alle ore 10 da piazza Gioberti). Nel corso di tutta la giornata – dalle 10 alle 17 – lo spazio di aggregazione giovanile Via Cassoli 1 ospiterà la mostra “In fuga dalla Siria” a cura de Il granello di senapa.

Lunedì 10 dicembre il centro sociale Rosta Nuova ospiterà il progetto Polifemmes, a cura dell’associazione culturale Eutopia, che prevede due appuntamenti: alle 16.30 un percorso sull’eredità culturale delle migrazioni e di genere; alle 20.30 la conversazione “Carta delle donne e della cultura in movimento: laboratorio di cartografia per mapparegli spazi pubblici culturalmente rilevanti per le donne a Reggio Emilia”.

In serata vi sarà anche l’appuntamento con la tappa reggiana della fiaccolata di Amnesty international dedicata a celebrare e ricordare la Dichiarazione universale dei diritti umani (con partenza alle 18.30 da piazza Prampolini).

E sempre lunedì il Consiglio comunale cittadino discuterà di diritti umani. E’ stata infatti depositata da nove consiglieri una mozione che chiede la formalizzazione del Coordinamento dei diritti umani, definendone regolamento e procedure. Lo scopo del Coordinamento sarà quello di coordinare e armonizzare il quadro degli eventi a livello locale per promuovere la conoscenza dei diritti umani universali. Il Coordinamento costituirà un momento aperto che raccoglierà la partecipazione e le istanze di istituzioni, associazioni, organizzazioni, enti, gruppi informali e servizi comunali. Il documento impegnerà inoltre il Comune di Reggio Emilia a definire e promuovere le attività del Tavolo dei diritti umani e a identificare in esso la promozione di azioni di sensibilizzazione e messa in pratica a livello locale degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 promossa dalle Nazioni unite.

“D come Di tutti” è promossa da Comune di Reggio Emilia, Fondazione Mondinsieme, Amar, Amnesty International Reggio Emilia, Arcigay Reggio Emilia, Bds Reggio Emilia, Casa d’altri, Casa della cultura, Cngei Reggio Emilia, cooperativa Accento, Comunità Baha’i Reggio Emilia, Rete diritto di parola, Emergency Reggio Emilia, Filef, Fondazione E35, Fondazione Reggio Children, Granello di senapa, Gvc, Istoreco, Libera università popolare, Movimento nonviolento, Orchestrina instabile, Progetto rifugiati cooperativa Dimora d’Abramo, Reggiana educatori, Remida centro di riciclaggio creativo, Spazio Raga, Teatro dell’orsa – Casa delle storie, Uisp Reggio Emilia, Via Cassoli 1.

“Dopotutto, dove iniziano i diritti umani universali? Nei piccoli posti, vicino a casa, così vicini e così piccoli da non poter essere visti in nessuna mappa del mondo. Eppure questi rappresentano il mondo di ogni singola persona; […] a meno che questi diritti non abbiano significato in tali luoghi, hanno ben poco significato altrove”.

Queste furono le parole di Eleanor Roosevelt, primo presidente della Commissione per i Diritti Umani, nel discorso tenuto alle Nazioni unite a New York il 27 marzo 1958.