settembre 1943
06 – Reggio Emilia
Il comunista Attilio Gombia porta da Roma la notizia della firma dell’armistizio, che era gia avvenuta, ma di cui il Paese era ancora all’oscuro, e ne mette a conoscenza Cesare Campioli e l’avv. Vittorio Pellizzi. Si conviene che nel caso di una occupazione tedesca sarebbe stato costituito a Reggio un Comitato segreto per la lotta armata.

08 – Reggio Emilia
Armistizio. Scene di gioia.

09 – Reggio Emilia
Nelle prime ore i tedeschi occupano le caserme e gli uffici pubblici deportando molti soldati. Negli scontri si hanno tra i militari varie perdite in morti e feriti. La sera si costituisce il Comitato Militare del PCI. Il dott. Ugo Guerriero, che aveva assunto la reggenza della Prefettura, fu il primo ossequiante esecutore di ordini del Comando delle SS. Il giorno nove fece affiggere un manifesto nel quale ammoniva i cittadini a turbare l’ordine pubblico fino a punire i sabotatori con la morte. Coprifuoco alle ore 20.

09 – Reggio Emilia
La sera si costituisce il Comitato Militare del PCI. Ne fanno parte: Vittorio Saltini Toti, Angelo Zanti Paolo, Sante Vincenzi Mario, Alcide Leonardi D’Alberto, Osvaldo Poppi Davide, Vivaldo Salsi Montanari, Gismondo Veroni Tito, Ottavio Morgotti, Ferdinando Ferrari Marte, Orfeo Becchi Gaeta, Aldo Ferretti Werter. Si decise di portare compi rapidi, individuali o a piccoli gruppi. Occorreva tutto un complesso lavoro di preparazione che fu chiamato, per ragioni cospirative, “lavoro sportivo”. La bicicletta era il mezzo di trasporto preferito dai GAP. I gappisti furono diretti nella prima fase da Alcide Leonardi e da Vivaldo Salsi. Il lavoro, tuttavia, non darà grandi frutti nei primi tre mesi a causa di un diffuso “attesismo” che sarà di ostacolo all’azione armata e che, pertanto, verrà duramente combattuto.

10 – Reggio Emilia
Si verificano i primi sabotaggi contro le truppe di occupazione. La popolazione vuota alcuni magazzini di materiali e depositi di grano.

12 – Reggio Emilia
Si diffonde la notizia, trasmessa dalla radio, della liberazione di Mussolini ad opera dei tedeschi.

14 – Reggio Emilia
Cessa le pubblicazioni “Il Tricolore”, nato nei “45 giorni” e ricompare il “Solco fascista”, soppresso all’indomani del 25 luglio ’43.

15 – Reggio Emilia
A Villa Gavassa la popolazione asporta da un deposito circa 3000 fusti di benzina.

15 o 16 – Reggio Emilia
Presso la canonica di S. Pellegrino, riunione preparatoria della costituzione del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale.

16 – Reggio Emilia
Compaiono per la prima volta “I Fogli Tricolore”, giornaletto clandestino ciclostilato redatto e distribuito da Ubaldo Morini Caput, Mario Ferrari Lo Stariez e Guido Varini. Più tardi subentrarono Giorgio Morelli Il solitario, Eugenio Corezzola Luciano Bellis, Antonio Grandi Dario, Franco Rabitti Franch, quasi tutti di corrente cattolica, oltre a don Orlando Poppi, don Riva, don Pallai.

17 – Costituzione della federazione fascista repubblicana, diretta dalla reggenza di quattro persone.

23 – Costituzione del nuovo Stato fascista repubblicano di Mussolini; dal 1° dicembre assumerà il nome di Repubblica Sociale Italiana.

25 – Reggio Emilia
Costituzione della Federazione fascista reggiana. Il 25 si costituisce la reggenza della Federazione fascista repubblicana (Dante Torelli in qualità di reggente). Il 30 il fascista Giuseppe Scolari viene nominato Commissario della federazione repubblicana.

28 – Reggio Emilia
Si tiene nella canonica di San Francesco la prima riunione per la costituzione del CLN provinciale. Vi partecipano: Cesare Campioli (PCI); Vittorio Pellizzi (PdA); Alberto Simonini e Giacomo Lari (PSI); Paquale Marconi (DC); Don Prospero Simonelli. Vengono prese le seguenti decisioni: costituzione di un Comitato Sindacale Clandestino alla cui organizzazione si designava il comunista Sante Vincenzi (Mario); raccolta di fondi; svolgimento di propaganda antifascista.