03 – Dopo uno scambio di lettere tra Comando Unico e CLN Provinciale, viene costituto un Comando “Fiamme Verdi”. Di conseguenza sono ufficialmente “Fiamme Verdi” i tre Distaccamenti di orientamento cattolico-democristiano operanti presso Ligonchio, mentre i tre distaccamenti garibaldini operanti nella medesima zona divengono “Battaglione della montagna”, pur rimanendo sempre gli uni e gli altri agli ordini di “Carlo”.

06 – Val d’Enza
Truppe tedesche raggiungono Vetto. Durante il guado del fiume Enza, per raggiungere il territorio parmense, muoiono 3 partigiani per annegamento (Eros Capellini, Angelo Canepari e Bruno Cavandoli) e altri tre in combattimento (Franco Panciroli, Vittorio Borghi e Arturo Barchi).
– Gappisti e sappisti prelevano da una cremeria 26 quintali di burro, dei quali i tedeschi dovevano impossessarsi.

07 – Reggio Emilia
Gappisti e sappisti disarmano il presidio della GNR di Campagnola.
Come rappresaglia per il disarmo del presidio della Brigata nera di Campagnola, una colonna di militi di Reggio e di mongoli di Novellara circonda il paese ed arresta Pietro Battini ed il figlio Livio, uccidono entrambi mentre la loro casa viene data alle fiamme.

09 – Conferenza di Mosca
Si dà per scontato che l’Italia rientri nella sfera d’influenza anglostatunitense. Anche per questo i comandi alleati non hanno interesse a una rapida liberazione dell’Italia.

11 – Reggio Emilia
Lanciata la “Settimana del Partigiano”, grande campagna di aiuti a favore delle formazioni partigiane della montagna.

12 – Villa Minozzo – Toano
Numerose forze tedesche, dopo accaniti combattimenti, invadono parte della zona partigiana di Villa Minozzo e Toano. I nemici si ritirano due giorni più tardi, dopo aver subito le perdite di 15 morti e vari feriti. Tre partigiani reggiani caduti (Clero Castagnedoli, Nino Pansera, Alfeo Strucchi). Undici partigiani modenesi impiccati a Manno di Toano (Luigi Cervi, Nino Fantuzzi, Walter Gandini, Enrico Gambarelli, Clodoveo Galli, Alete Pagliani, Vittorio Roversi, Franco Spezzani, Mario Veroni, Vincenzo Valla, Walter Zironi).

14 – Reggio Emilia, Villa Cadè
Sappisti della zona disarmano il presidio della GNR di Villa Cadè.
– Rubiera
I partigiani asportano circa 400 moschetti dalla stazione di Rubiera.

15 – Reggio Emilia
Dalle carceri di S. Tommaso evadono 41 prigionieri politici. In gran parte raggiungono la montagna.

17 – Albinea
I partigiani disarmano il posto d’avvistamento dell’Aeronautica repubblicana a Montericco.
– Cadelbosco Sopra
Rastrellamento nazifascista a Villa Seta. Incendio di una casa e arresto di 38 persone.
– Reggio Emilia
A Coviolo militi della Brigata nera uccidono 3 persone (Agide Davoli, ten. Rubens Soliani e Domenico Soliani).

18 – Reggio Emilia
Esce il primo numero del giornalino ciclostilato “Il Partigiano”, organo delle Brigate Garibaldi e Fiamme Verdi.

19 – Cavriago-Barco-Bibbiano
Rastrellamento delle truppe tedesche nella zona Cavriago-Barco-Bibbiano con fermo di 150 persone.
– Reggio Emilia
Una pattuglia di patrioti disarma 7 militari di guardia presso Villa Terrachini, recuperando anche le loro divise.
– Reggio Emilia
Scontro a fuoco alla Cantina centro di Massenzatico, tra militi della Gnr e avieri repubblicani scambiatisi vicendevolmente per partigiani. Tra gli avieri 1 ferito e tra i militi un morto.

22 – Reggio Emilia
Una squadra di sappisti penetra negli uffici della Sezione provinciale della zootecnia, in Reggio Emilia, distruggendo tutto il carteggio relativo all’organizzazione del conferimento del bestiame.

25 – Reggio Emilia
Il gerarca Guglielmo Ferri fugge da Reggio con un gruppo di suoi fedelissimi, un centinaio di militi, tutti gli automezzi, gran parte delle armi e dei fondi della federazione. Destinazione Soncino di Brescia.
– Per ordini superiori, le due brigate Garibaldi assumono i nomi di 26a quella operante a sud del Secchia e 26a bis (poi 144a) quella operante in val d’Enza.

28 – Cavola di Toano
Garibaldini provenienti dalla pianura catturano 8 tedeschi presso Valestra. Parte della stessa squadra viene sorpresa da truppe nemiche al guado del Secchia. Quattro morti fra i partigiani (cadono a Cavola Angelo Araldi e Adolfo Grassi, medaglia d’oro alla memoria; vengono fucilati più tardi a Ciano Alcide Beggi e Walter Borelli).
– Reggio Emilia
Hanno luogo delle trattative per lo scambio di prigionieri. Il rappresentante partigiano si trattiene fino al 31. Si stabilisce che i partigiani libereranno Wender e i fascisti porrano in libertà i prigionieri in loro mani. Questa sorta di patto si rivelerà per i partigiani un errore.

ottobre -Verso la fine di ottobre il sindacato fascista ricevette l’ordine di reclutare mano d’opera maschile dai 16 ai 60 anni per impiegarla nei lavori di fortificazione. Tali lavori si effettuarono lungo il Rodano, a Villa Gaida in direzione Crostolo e presso Castelnuovo Sotto per ridurre i cavi di bonifica a fosse anticarro. Sempre in quel periodo la decisione del federale Ferri di spostare i famigliari dei fascisti oltre il Po.