02
Partigiani della montagna, in accordo con gli operai, mettono fuori uso la fabbrica di tannino di Selvanizza, che lavora per i tedeschi. Nello stesso giorno vengono disarmati e puniti tre civili che commettevano rapine sapcciandosi per partigiani.

03 Gombio (Castelnovo Monti) 
In seguito ad un rastrellamento alla ricerca di un’inesistente distaccamento partigiano, un gruppo della “Goering” appoggiato da repubblichini, uccide quattro persone a Gombio, una a Villaberza ed uno straniero a Belleo. Con la rappresaglia di Gombio si concludeva la fase delle operazioni militari massicce sferrate contro le formazioni della montagna [tra gli uccisi figurano gli agricoltori Mario Ferrari e Nello Morroni].

07
Bando per le classi 1918, 19, 20 e 21 (pubblicato dalla “Gazzetta dell’Emilia”, a. LXXXV, n.158).

13
Bando per le classi 1916-1917 (pubblicato dalla “Gazzetta dell’Emilia” a. LXXXV, n.164). Questa chiamata alle armi non è che un nuovo espediente per reclutare operai da mettere a disposizione del governo tedesco.

10
Partigiani della montagna assaltano una piccola caserma a Monchio, recuperando qualche arma.
Gappisti, presso Villa Rivalta, aprono il fuoco su un automezzo tedesco ferendo due militari.

15
Il filosofo Giovanni Gentile viene ucciso dai partigiani a Firenze.

20 Busana
Attacco al presidio della G.N.R. di Busana e un posto avvistamento aereo presidiato da 5 soldati. Quest’ultimo capitola dopo breve saparatoria. I soldati, due dei quali leggermente feriti, vengono disarmati e lasciati liberi. La G.N.R. resiste ma non reagisce. La stampa fascista inizia un’intensissima azione propagandistica per il “recupero degli sbandati”. Chi non si presenterà entro il 25 maggio sarà sterminato nel corso di grandi operazioni di rastrellamento.

22
L’abdicazione di Emanuele III (12 aprile) permette di costituire il nuovo governo Badoglio con la partecipazione di rappresentanti dei partiti antifascisti; Togliatti ministro senza portafoglio.

24
Il decreto emanato il 18 aprile ’44 da Mussolini col quale, mentre si comminava la pena di morte e la confisca dei beni per i partigiani e per i loro collaboratori e la fucilazione sul posto per coloro che fossero stati sorpresi con le armi in pugno, si annunciava la sospensione delle pene suddette per coloro che si fossero costituiti entro 30 giorni. Il decreto venne pubblicato il giorno 25 sulla “Gazzetta Ufficiale”.

27
A Miscoso, partigiani della montagna distribuiscono alla popolazione 25 forme di formaggio destinate ai tedeschi.