Liliana Manfredi Del Monte, 85 anni, ha ricevuto nella mattinata di sabato 25 novembre nella sala consiliare del Comune di Vezzano la cittadinanza onoraria per “l’impegno profuso nel trasmettere la memoria delle stragi nazi-fasciste che hanno profondamente segnato il nostro Paese nel secondo conflitto mondiale, in particolare l’Eccidio de La Bettola cui è sopravvissuta, divenendo instancabile ambasciatrice della Memoria e al contempo di Pace, riuscendo a trasformare il dolore personale in testimonianza di vita e di speranza”, si legge nell’incipit della motivazione riportata sulla pergamena.


Liliana Del Monte è una delle sopravvissute all’Eccidio de La Bettola, dove furono uccisi 32 civili tra cui i nonni e la madre di Liliana stessa e tre partigiani. La rappresaglia fu attuata da truppe tedesche e fasciste la notte di San Giovanni, il 24 giugno 1944, in risposta a un fallito tentativo di alcuni sabotatori di far saltare il ponte sul Crostolo sulla statale 63. Liliana Del Monte, appena undicenne, riuscì miracolosamente a salvarsi gettandosi nel vuoto dalla finestra della casa dei nonni data alle fiamme. Quella notte Liliana perse gran parte della sua famiglia. Oggi è una instancabile testimone di quegli eventi e delle atrocità della guerra.

Alla presenza dell’intero consiglio comunale e dell’assessore alla Cultura di Quattro Castella, dove la Del Monte risiede, Danilo Morini, rappresentanti delle forze dell’ordine, di Istoreco e dell’Anpi, cittadini e studenti della terza media della scuola di Vezzano, il sindaco Mauro Bigi ha sottolineato l’importanza della cittadinanza “come riconoscimento che assegna diritti e doveri, ma persone come Liliana che hanno restituito alla comunità molto e con tanta fatica, dovuto anche a ciò che ha perso quello notte, merita di avere più diritti degli altri”. Il vice sindaco Ilenia Rocchi ha ricordato con emozione come il conferimento della cittadinanza non fosse solo un mero atto amministrativo, ma richiesto anche dalla popolazione che ha riconosciuto l’importanza della vita e dell’impegno di Liliana Del Monte: “Oltre a ricevere il sostegno di molti vezzanesi alla cittadinanza onoraria – ha spiegato la Rocchi -, il corniciaio Bartoli, una volta visto a chi era destinata la pergamena, ha offerto il suo lavoro gratuitamente aggiungendo al dono anche una seconda cornice per la foto di rito di questa mattina” (sabato scorso, ndr). Un profondo silenzio ha poi accolto le parole di Liliana Del Monte, seduta proprio dietro il gonfalone che ricorda le vittime della strage, visibilmente commossa e sorpresa per l’affetto inaspettato di una intera comunità: “I ragazzi nelle scuole sono sempre molto interessati alla mia testimonianza, anche se per loro è un periodo molto lontano e hanno sempre vissuto nella pace e in uno Stato democratico. Spesso non credono ai miei racconti, non riescono a concepire la crudeltà dell’uomo durante la guerra; a loro dico sempre che purtroppo la guerra tira fuori il peggio degli uomini”. L’impegno di Liliana Del Monte non si ferma nonostante l’età: a breve comincerà nelle scuole medie di Vezzano un percorso sulla memoria incentrato sull’Eccidio de La Bettola, ricordando quella notte del 1944 che le cambiò la vita.